Torna il Botticelli perduto: emozione a Montevarchi, l'opera trafugata quasi due secoli fa

E' "L'incoronazione della Vergine": al centro della mostra che si aprirà sabato prossimo. Altri dipinti intorno al capolavoro

L' incoronazione della Vergine di Sandro Botticelli

L' incoronazione della Vergine di Sandro Botticelli

Arezzo, 12 gennaio 2019 - «La Pala del Botticelli torna a Montevarchi». Il sindaco Silvia Chiassai Martini ha annunciato via social il rientro a casa pro tempore dell’«Incoronazione della Vergine» trafugata ai primi del XIX secolo, durante le soppressioni dei beni ecclesiastici nel periodo napoleonico, dalla chiesa di San Ludovico (ora Sant’Andrea a Cennano ) e attualmente custodita a Villa La Quiete di Firenze.

Il dipinto della fine del 1400 sarà l’ospite d’onore della mostra «Botticelli, Della Robbia, Cigoli. Montevarchi alla riscoperta del suo patrimonio artistico», in programma in Palazzo del Podestà dal 20 gennaio al 28 aprile. Un evento culturale di primo piano che grazie alla sinergia pubblico privato presenterà importanti capolavori nel corso dei secoli allontanati dai luoghi per i quali erano stati creati. Promossa da Comune, Museo di Arte Sacra della Collegiata di San Lorenzo e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, l’esposizione si avvale infatti del contributo economico di tanti sponsor.

Obiettivo dichiarato far conoscere le grandi committenze per gli enti religiosi cittadini dalla fine del ‘400 al ‘700, come i conventi francescano di San Ludovico, benedettino di San Michele Arcangelo alla Ginestra e di San Lorenzo dei Padri Cappuccini, il monastero agostiniano di Santa Maria del Latte e, appunto, la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Cennano.

Accanto all’opera attribuibile all’immortale artista della «Primavera», per la quale negli anni scorsi il tenore Luca Canonici aveva lanciato una raccolta di firme per ricollocarla nella sua sede originaria, si potranno ammirare altre 10 opere. Capolavori come «Il miracolo della mula« di Giovanni Martinelli, «La Resurrezione di Cristo« del Cigoli, «Il Beato Felice da Cantalice« di Jacopo Vignali, «La natività della Vergine» di Santi di Tito, «Il miracolo di Sant’Antonio taumaturgo» di Mattia Bolognini, il «San Fedele da Sigmaringen in adorazione della Vergine col Bambino» del pittore Fra Felice da Sambuca, e la terracotta policroma invetriata del Sant’Antonio Abate attribuita a Luca della Robbia il Giovane. La mostra sarà inaugurata sabato 19 gennaio alle 18,30 e aperta al pubblico il giorno successivo.