REDAZIONE AREZZO

Naturometrie, Roberto Ghezzi inaugura la stagione espositiva al Museo Michelangiolesco

Con la sua mostra “Naturometrie”, l’artista cortonese mostra un mondo terribilmente seducente, ostile all'uomo nella sua imponenza, e catapulta l’osservatore in una realtà romantica, ottocentesca, ammantata di nebbia

Ghezzi

Arezzo, 21 dicembre 2015 - Dal 26 dicembre al 24 gennaio il Museo Michelangiolesco di via Capoluogo 1, a Caprese Michelangelo, ospita “Naturometrie”, personale di pittura di Roberto Ghezzi. La mostra, curata da Giovanni Pichi Graziani, è patrocinata dal Comune di Caprese Michelangelo e promossa da Associazione Michelangelo e Associazione Soljaris. L’esposizione rispetterà i seguenti orari: dal 26 dicembre all’11 gennaio, tutti i giorni dalle 11 alle 17. Dal 12 al 24 gennaioaperta solo nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle 11 alle 17. “Naturometrie” del pittore cortonese Roberto Ghezzi inaugura un'inedita stagione espositiva tra le mura del prestigioso Museo Michelangiolesco – rinnovato negli ambienti – che nell'arco del 2016 ospiterà una serie di personali di giovani e promettenti artisti del panorama italiano e di altri ormai già affermati. «Con il benestare del Comune e il sostegno dall'associazione Michelangelo – spiega il curatore Giovanni Pichi Graziani dell’Associazione Soljaris – si è deciso di utilizzare Palazzo Clusini (ex palazzo comunale, restaurato e adibito a splendida sede espositiva) per offrire al pubblico in visita alla casa natale di Michelangelo Buonarroti una attenta selezione delle eccellenze in campo pittorico e scultoreo di oggi». La composizione attuale del museo offre già un perfetto gioco di specchi tra passato e presente.  La cornice che contiene il tesoro artistico è costituita dalla cinta muraria e il castello medievale. Al suo interno si ripercorrono le glorie del rinascimento italiano attraverso i calchi michelangioleschi e una linea temporale che continua il suo percorso attraverso la preziosa donazione della piccola scultura italiana di Enrico Guidoni, che indaga XIX e XX secolo con nomi come Vincenzo Gemito e Antonio Canova. Infine da apprezzare la metà del XX secolo nel giardino, con gli artisti Emilio Greco e Pericle Fazzini. Palazzo Clusini donerà quindi le sue nude pareti alle eccellenze di oggi, per ricordare che il fermento artistico non ha mai «Ad aprire questa sessione espositiva è Roberto Ghezzi – illustra ancora Giovanni Pichi Graziani. – Con la sua mostra “Naturometrie”, l’artista cortonese mostra un mondo terribilmente seducente, ostile all'uomo nella sua imponenza, e catapulta l’osservatore in una realtà romantica, ottocentesca, ammantata di nebbia. L'indefinito è la cifra della sua pittura, l'infinito mistero che ci fa scoprire la meraviglia di bambino di fronte a un mondo ignoto, sconosciuto e proprio per questo così seducente. È il tentativo di dominare razionalmente, di misurare la natura pur non riuscendovi mai».

Roberto Ghezzi è nato a Cortona nel 1978, dove attualmente vive e lavora. Nipote del noto artista cortonese Gino Ghezzi, inizia a dipingere molto precocemente, frequentando lo studio di scultura e pittura di famiglia.  Negli anni approfondisce la tecnica del suo linguaggio alla Scuola “Processi Percettivi” all’interno dell’Istituto d’Arte Piero della Francesca di Arezzo e in seguito frequentando i corsi di nudo, incisione e storia dell’arte all’Accademia di Belle Dagli anni Novanta espone con regolarità, in Italia (per citare solo alcune mostre: Museo Luciana Matalon - Milano, Chiostro del Bramante - Roma, Palazzo Medici Riccardi – Firenze) e all’estero (Battersea Park - Londra, PuDong - Attivo in premi e concorsi, ha ottenuto, nella sua ormai quasi trentennale carriera artistica positivo e crescente riscontro di pubblico e critica, nonché di galleristi e collezionisti. Nell'ultimo biennio è stato inserito nei numeri 50 e 51 del Catalogo dell'Arte Moderna (Editoriale Giorgio Mondadori) e nella seconda antologia di Tuscany Contemporary Art (WF Edizioni).