Via Sicilia, il Comune chiede stop ai lavori. Antenna: oggi la scelta, la ditta va avanti?

Il Consiglio comunale di Arezzo ha chiesto a INWIT spa di sospendere i lavori per l'installazione di una stazione radio base in via Sicilia, ma l'azienda ha risposto negativamente. Il clima di tensione e la mancanza di dialogo preoccupano la cittadinanza.

Via Sicilia, il Comune chiede stop ai lavori. Antenna: oggi la scelta, la ditta va avanti?

Via Sicilia, il Comune chiede stop ai lavori. Antenna: oggi la scelta, la ditta va avanti?

Come annunciato nel corso del Consiglio comunale odierno dal vicesindaco Lucia Tanti e dall’assessore Francesca Lucherini è stata inviata all’attenzione della società INWIT spa una formale comunicazione di non procedere domani alla ripresa dei lavori di installazione della stazione radio base in via Sicilia. Ma non c’è ancora la risposta dell’azienda, anche se in serata filtrava una linea negativa."Abbiamo ritenuto opportuno chiedere di non procedere alla ripresa dei lavori in maniera così repentina alla luce del clima di tensione e di criticità che, obiettivamente c’è e che richiede attenzione da parte di tutti - scrivono Tanti e Liucherini - Richiesta di buon senso perchè nessuno, nemmeno l’azienda, dovrebbe ritenere irrilevante il sentimento di preoccupazione dei cittadini. Il fatto che l’azienda abbia risposto picche e decida di ripartire coi lavori il venerdì Santo è atteggiamento che troviamo molto irrispettoso e che non serve a nessuno. Fermo restando che i procedimenti amministrativi vivono di vita propria è altrettanto vero che il sentire dei cittadini ha diritto a tempi più adeguati quando si vengono a determinare situazioni critiche. Siamo dispiaciuti per la mancata disponibilità da parte di INWIT sia a trovare soluzioni alternative che a dare spazio a un momento di confronto di merito oltre che di metodo. Restiamo convinti che un tempo più lungo per un dialogo tra tutte le parti sarebbe stato non solo opportuno ma necessario. Questa decisione della società rischia di compromettere definitivamente il rapporto di serenità tra un soggetto privato e una parte importante della città e ci spinge a considerare ancora aperta una vicenda assolutamente spiacevole".