Verso le elezioni, Forza Italia spariglia le carte: apre alle liste civiche

Potrebbe attrarre anche esperienze come «Arezzo nel Cuore». Resta ancora aperta la questione Gamurrini, Con Romizi c'è Vaccaro, Pd testa di lista a tre?

Bernardo Mennini

Bernardo Mennini

Arezzo, 22 luglio 2020 - Acque sempre più mosse nell’agone politico. E’ nel campo del centrodestra che resiste ancora qualche incognita in più, legata alla totale apertura alle esperienze civiche di Forza Italia e alla figura del vicesindaco uscente Gianfrancesco Gamurrini. Partiamo da lui, non è infatti per nulla chiaro quale ruolo intenda giocare dopo la plastica rottura con il sindaco Ghinelli, condita da valutazioni reciproche non proprio improntate alla massima stima.

Di certo Gamurrini è corteggiato, ad avanzargli proposte sono state Lega e Forza Italia (anche nll’ottica apertasi ieri) e finanche la civica di Marco Donati, ma nessuna decisione è stata da lui presa anche se pare allontanarsi l’ipotesi di guidare la lista del Carroccio alle comunali.

Nulla è dunque escluso, tanto più che è circolata notizia di un’indagine secondo la quale un’eventuale civica capitanata da Gamurrini, in appoggio o meno al sindaco, potrebbe contare su un potenziale bacino di voti fra il 6 e il 10%. Il tutto, naturalmente, va preso con le molle. Intanto si muove a 360 gradi Forza Italia, «per vincere - si sostiene - è opportuno allargare lo spazio politico, parlare al mondo civico fatto di tante persone che vogliono mettersi a disposizione della comunità».

I coordinamenti provinciale e comunale rimarcano le caratteristiche civiche di Forza Italia in occasione di amministrative specie in questa provincia. «E proprio da Arezzo intendiamo ripartire per allargare il consenso, fare il pieno dei voti per il centrodestra tradizionale potrebbe non essere sufficiente per il secondo mandato di Ghinelli».

Da qui la scelta di non blindare le liste, gli azzurrini aprono «alla possibilità di ospitare candidati civici ed indipendenti anche espressione di movimenti ed associazioni». L’idea è «di creare un laboratorio politico capace di coinvolgere chi non ama rimanere chiuso nella semplice appartenenza ad un partito».

E’ un’apertura a tutto tondo che potrebbe attrarre nell’orbita azzurra esperienze come quella di «Arezzo nel Cuore» di Angelo Rossi e Meri Stella Cornacchini. E lo stesso Gamurrini potrebbe ritrovarsi nel progetto senza tradire i suoi connotati civici. Versante centrosinistra. Nella lista di Arezzo2020 guidata da Francesco Romizi e con il ritorno di Franco Dringoli, si candidano anche Nicoletta De Santis del comitato Pionta e Luciano Vaccaro, già presidente di Multiservizi.

Nella lista di Ralli entra Gino Ciofini (Uisp) mentre non è ancora stabilito se l’ex leader della Camera di Commercio Andrea Sereni corra con Ralli o con il Pd. Quanto ai Dem non si ricandidano Bennati e Bracciali. Aperta la questione della testa di lista a tre dove potrebbe rientrare l’ex senatrice Mattesini accanto a Caneschi e a un terzo proveniente dalla società civile.