Un solo positivo in classe, tutti in Dad: non arrivano i voucher per i tamponi

Alle primarie famiglie in rivolta: nessuno può fare il test di controllo, i piccoli sono costretti in casa e i genitori non hanno diritto a permessi. «Dopo tre giorni niente»

Scuola e Covid (immagini di repertorio)

Scuola e Covid (immagini di repertorio)

Arezzo, 22 gennaio 2022 - C’è un caso positivo: una classe elementare di Subbiano in balia di un voucher che non arriva. Dopo poche settimane dall’inizio della scuola gli studenti e le famiglie sono piombate ancora una volta in un vortice senza fine fatto di tamponi, Qrcode, quarantene, Dad e, soprattutto attese infinite. Mercoledì mattina infatti ai genitori del comune casentinese arriva la notizia della positività di un alunno insieme a tutta la procedura da seguire ma dopo tre giorni il lasciapassare per effettuare il test rapido in farmacia non è ancora arrivato con i bambini che, in attesa di effettuare il tampone che ne accerti la negatività, sono costretti a casa con la didattica a distanza.

Ma non finisce qui perché con i ragazzi a casa babbo o mamma devono chiedere permessi o ferie al lavoro che però non vengono concesse perché di fatto gli studenti non sono in quarantena. Una situazione davvero difficile anche perché nessuno ha ben chiaro quali siano le regole precise da seguire soprattutto quando si parla di elementari.

Per loro infatti la procedura attualmente in vigore prevede che, quando si rileva un caso positivo in una classe, i compagni si devono effettuare due tamponi antigenici rapidi denominati T0 e T5. Il T0 va fatto il prima possibile mentre il secondo dopo cinque giorni. Se sono negativi gli studenti possono continuare la didattica in presenza ma se dai tamponi emerge un altro caso positivo allora ecco che parte la Dad e la quarantena di dieci giorni.

Per fare i tamponi però serve il famoso voucher-Qrcode che la Asl invia alle famiglie degli alunni interessati e che dà priorità e gratuità per il tampone ed e’ proprio qui che la cosa si complica. A volte qualcosa va storto con il codice che non arriva, o arriva in ritardo, mandando all’aria l’efficacia del testing e mettendo in difficoltà i genitori che non sanno più cosa fare come è successo alla classe delle elementari di Subbiano.

«È una situazione insostenibile per le famiglie - tuonano alcuni genitori- ci dicono che il T0 va fatto il prima possibile e invece dopo tre giorni ancora niente. Noi ci stiamo muovendo per fare i tamponi privatamente ma non sappiamo poi se sia comunque valido o se alla fine i bambini dovranno fare 3 test invece di 2».

Intanto dalla scuola fanno sapere che l’istituto si sta adoperando nella massima collaborazione con la Asl per risolvere le situazioni di criticità che stanno mettendo a dura prova il sistema e la scuola stessa compresi docenti, alunni e famiglie. Ma i giorni passano ed il famoso T0 si sta trasformando ormai in un T5.