SONIA FARDELLI
Cronaca

Un anno senza la nomina. Il Consiglio di Giostra bloccato senza il rinnovo

Organo scaduto nella primavera del 2022 e mai riattivato ufficialmente. I malumori dei componenti su Municchi lucco al Te Deum rossoverde.

AREZZO

Il Consiglio di Giostra è in attesa da oltre un anno di essere riunito dal sindaco Alessandro Ghinelli per ufficializzare il rinnovo dell’organo, scaduto nella primavera del 2022, ed anche per nominare al proprio interno il nuovo presidente. Attesa che gli stessi consiglieri non sono disposti a prolungare oltre con nuove e ulteriori proroghe. E’ questo quello che è emerso nella riunione di lunedì sera appunto del Consiglio della Giostra, i cui membri si sono dichiarati stanchi di non essere presi nella giusta considerazione e di salire agli onori della cronaca solo in casi limite come quello recente legato ai selfie della loro presidente Martina Municchi nel dopo Giostra nei confronti di alcuni quartieri sconfitti.

Attualmente il Consiglio della Giostra è composto dalla presidente Martina Municchi e dai consiglieri Paolo Nocentini (nominato dal Consiglio comunale) Mauro Nappini per i Musici, Daniele Baldi per Signa Arretii, Stefano Giorgini per gli Sbandieratori, Alessandro Francoia per Porta Crucifera, Gianni Cantaloni per Porta del Foro, Gianni Sarrini per Porta Sant’Andrea e Simone Zampoli per Porta Santo Spirito.

Il Consiglio Comunale già il 28 aprile 2022 aveva nominato i due membri di sua competenza con 26 voti per Paolo Nocentini e 22 per Martina Municchi. E lo stesso avevano fatto a suo tempo i quartieri e gli altri gruppi giostreschi nominando i loro rappresentanti. Da più di un anno manca solo l’atto finale dell’amministrazione. E tutti i membri del Consiglio della Giostra chiedono ora che questo sigillo venga finalmente messo per essere a pieno titolo riconosciuti.

Come chiedono di essere consultati, come tra l’altro prevede l’organizzazione della Giostra, riguardo a tutte quelle decisioni, non tecniche, che "concorrono alla realizzazione della scenografia della Giostra del Saracino e del corteggio storico nonché delle manifestazioni collaterali". Come ad esempio la recente decisione di consegnare la lancia d’oro dal palchetto dell’Araldo per la quale il Consiglio non è stato interpellato.

Qualche malumore è poi emerso nella riunione di lunedì anche riguardo ai selfie postati sui social dalla loro presidente Martina Municchi nel dopo Giostra. Un gesto che è stato duramente attaccato anche da alcuni rettori dei quartieri. Nonostante i post fossero stati cancellati poco dopo l’episodio ha innescato una serie di discussioni con alcuni esponenti dei vari quartieri (sconfitti) che avevano chiesto di prendere provvedimenti sottolineando come il ruolo istituzionale richieda imparzialità. Municchi si era difesa dalle accuse sottolineando il suo essere comunque una quartierista.

A tal proposito domenica scorsa la stessa Municchi ha sfilato con il lucco rossoverde al Te Deum di ringraziamento di Porta Crucifera in Cattedrale per la vittoria della lancia d’oro dedicata al centenario dell’Arezzo calcio. Episodi che non sono stati presi però in esame lunedì dal Consiglio della Giostra. L’analisi e la discussione è stata rinviata alla riunione con il sindaco nella quale verrà deciso anche chi andrà a ricorprire il ruolo del presidente del Consiglio della Giostra.