Tutti pazzi per Dafoe, assalto dei fan e selfie

A San Giovanni l’attore ha ritirato il premio Marco Melani assegnato al regista Von Trier: "Lars è un amico, felice di essere qui"

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di Francesco Tozzi

Tutti pazzi per il Goblin. Solo posti in piedi in sala per l‘attore statunitense Willem Dafoe, super ospite della cerimonia del premio Marco Melani, alla sedicesima edizione. La stella di Hollywood è arrivata a San Giovanni per ritirare il riconoscimento assegnato al regista Lars Von Trier. Prima di prendere parte alla serata, Dafoe ha visitato la mostra su Masaccio e Angelico accompagnato dal sindaco Valentina Vadi ed è stato letteralmente assalito dai fan nel tragitto tra Palazzo d’Arnolfo e il Cinema Teatro Masaccio: selfie, autografi e strette di mano per uno dei volti più iconici del cinema internazionale. L’artista, originario del Wisconsin, è stato designato al ritiro del premio dalla casa di produzione Zentropa in qualità di collaboratore, amico e conoscitore dell’opera di Von Trier, regista che ha incrociatoquattro volte nel corso della sua carriera. Tra il 2009 e il 2013 Dafoe ha preso parte alle pellicole Manderlay, Antichrist e Nymphomaniac.

Alla serata, tra gli altri, hanno partecipato il presidente della Regione Eugenio Giani e il ministro consigliere della Reale Ambasciata di Danimarca in Italia Jens Ole Bach Hansen. Autore provocatorio, rivoluzionario, a volte eccessivo, spesso controcorrente, Von Trier è stato premiato "per il rapporto con la cinematografia, con la storia, la storia dell’arte, l’epica e la letteratura".

Prima di salire sul palco, Dafoe ha commentato in un buon italiano: "Lars è un amico, sono felice di poter prendere questo premio per lui" . Poi, come suggerito scherzosamente dalla moglie, ha proseguito l’intervento davanti al pubblico in inglese. "Posso dire - ha aggiunto - che i film di Von Trier rientrano tra le esperienze più stimolanti che ho avuto nel cinema. Lars ha una passione davvero poco comune, un’intelligenza particolare, un senso fantastico dell’umorismo, una forte passione per il cinema e un dono per esplorare l’indicibile".

L’Italia è ormai una seconda casa per Dafoe, sposato dal 2005 con Giada Colagrande, attrice e regista. Talento conosciuto da adulti e ragazzi, è stato candidato a quattro premi Oscar e nel 2018 si è aggiudicato la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia per aver ricoperto il ruolo di Vincent Van Gogh nella pellicola Van Gogh-Sulla soglia dell’eternità.

Raggiunge la fama nel 1986 con Platoon di Oliver Stone ed è ricordato dai più grandi per essere stato Gesù in L’ultima tentazione di Cristo, di Martin Scorsese. Diventa simbolo di una generazione vestendo i panni del Goblin, alter ego dello scienziato Norman Osborn, tra gli antagonisti principali dell’Uomo Ragno nella trilogia di Spider-Man diretta da Sam Raimi.

Un artista capace di spaziare tra molti ruoli, inviato d’eccezione a San Giovanni dal regista danese insignito della prestigiosa onorificenza che celebra Melani, l’autore sangiovannese scomparso nel 1996, ideatore di programmi televisivi cult come Blob e Fuori Orario.