
Turismo mordi e fuggi "Mancano le strutture"
SANSEPOLCRO
I turisti arrivano, a Sansepolcro e in Valtiberina, ma ancora il "mordi e fuggi" prevale sulla stanzialità. I responsi dei tre ponti festivi di aprile (Pasqua, il 25 e quello concluso il 1° maggio) sono stati positivi, ma hanno evidenziato proprio problema, che resta alla fine il principale. "In base ai dati in nostro possesso – ha precisato Manuela Malatesta, uno dei referenti dell’ufficio turistico comprensoriale con sede a Sansepolcro – la durata media di permanenza del visitatore non arriva ai due giorni, il che mi sembra poco ed è il punto sul quale occorre insistere se vogliamo far veramente decollare il turismo valorizzando le nostre bellezze artistiche e paesaggistiche. Ciò deriva in primis dal fatto che sostanzialmente mancano le strutture ricettive: o meglio, esistono tanti "bed & breakfast" e agriturismo, mentre c’è una maggiore carenza di alberghi tradizionali, che offrono servizi comunque diversi. Mi rendo conto che sia più semplice a dirsi che a farsi". Quanto emerso di recente ha suggerito una qualche idea nuova nel modo di fare turismo in Valtiberina? "I due ponti che ci hanno regalano i mesi di aprile e maggio in questo inizio della stagione 2023 (il terzo è stato quello della Pasqua) hanno dato la possibilità a un ingente numero di persone di muoversi per raggiungere la Valtiberina; gli attrattori principali rimangono sempre i più noti, a partire dal segmento museale (oltre 3mila gli ingressi ai Musei Civici Madonna del Parto di Monterchi nel mese di aprile e oltre 1800 a quello di Sansepolcro dal 22 al 25 aprile), passando per la bellezza dei borghi e delle città, all’aspetto enogastronomico e paesaggisticonaturalistico, legato anche alle attività sportive all’aperto. Ma ripeto: la permanenza media di chi rimane in Valtiberina è però ancora troppo bassa per le potenzialità del territorio; il dirompente ritorno dei gruppi organizzati potrebbe far riflettere sulla carenza di strutture ricettive di tipo alberghiero, che altresì favorirebbero la "stanzialità" di questa tipologia di pubblico". Prendiamo intanto il risvolto buono della situazione: "L’ondata di turisti esperienziali è invece indice della grande potenzialità territoriale legata alla natura e alle riserve naturali, ai percorsi da compiere a piedi o in bici per i Cammini di Francesco. Compito della parte politica è quello di favorire la promozione del territorio, avvalendosi anche dei preziosi strumenti messi in campo dalla nostra Regione".
Claudio Roselli