Arezzo, 22 febbraio 2017 - Una convivenza da poco avviata ma saltata in aria per colpa di una… mountain bike. La parola fine è legata a una truffa dietro la bicicletta. La storia viene da Pieve Santo Stefano: un 31enne casentinese, commerciante, si era trasferito da qualche mese per stare accanto alla fidanzata coetanea, residente in Valtiberina.
Fra i due, tutto procede con regolarità fino a quando lui decide di attivare un prestito finanziario a nome e a insaputa di lei, con tanto di firme falsificate. I 7500 euro sarebbero serviti per l’acquisto di una «fiammante» mountain bike con telaio in carbonio. Lei scopre l’inghippo: un'occhiata al conto corrente e saltano fuori importi che non aveva autorizzato.
Immediata la denuncia ai carabinieri. Ed ecco l’amara sorpresa: ad architettare il raggiro era stato proprio il suo uomo per comprarsi la bici preferita. Il 31enne si è presole sue responsabilità,.