Trovata in una stanza d'albergo tra rifiuti ed escrementi di gatto: ricoverata in ospedale

In corso i controlli sull'anziana: intanto nella struttura una piccola task forze ambientale e il sindaco. Tra le ipotesi quella della chiusura dell'hotel

Carabinieri davanti ad un albergo (foto d'archivio)

Carabinieri davanti ad un albergo (foto d'archivio)

Arezzo, 14 marzo 2019 - Viveva in condizioni di assoluto degrado. La sua stanza era una sorta di discarica, con rifiuti di ogni genere accatastati accanto ai resti del cibo, vestiario e scatole di medicinali. Non solo, perchè il pavimento era disseminato di escrementi del gatto che le faceva compagnia. Una situazione, quella di un’anziana ospite dell’hotel River di San Giovanni, che ha lasciato sbigottiti i componenti della task force intervenuta ieri mattina nel quartiere Oltrarno per passare al setaccio l’albergo.

Carabinieri, agenti della polizia municipale, vigili del fuoco, tecnici dell’Ispettorato del Lavoro e della Asl Toscana sud est hanno controllato da capo a piedi lo storico complesso della città di Masaccio e si sono trovati di fronte a situazioni igienico-sanitarie a dir poco precarie. La più grave quella della pensionata di 78 anni trovata in uno stato igienico terribile, tanto che per lei si è reso necessario il ricovero all’ospedale di Santa Maria alla Gruccia dov’è stata sottoposta a tutte le cure del caso.

A quanto si è appreso, tuttavia, pure nel resto della struttura, che può contare su una cinquantina di camere,i rilievi avrebbero riscontrato che non si rispetterebbero gli standard richiesti per la ricettività. Subito informato del blitz, il sindaco Maurizio Viligiardi si è recato sul posto, nella sua veste di autorità sanitaria locale, per verificare di persona lo stato dell’immobile di via Fratelli Cervi.

Con lui anche le assistenti sociali sebbene tra i clienti ospitati non risultino casi seguiti dal welfare comunale. Gli accertamenti si sono protratti per l’intera mattinata e adesso il primo cittadino attende le relazioni tecniche per valutare gli eventuali provvedimenti da adottare non escludendo un’ordinanza di sospensione temporanea dell’attività.

Peraltro non sarebbe un inedito poiché Viligiardi aveva emesso un atto sindacale già il 30 dicembre del 2015, all’indomani di un sopralluogo all’hotel River, compiuto dal personale del Dipartimento di Igiene Pubblica e Nutrizione Zona Valdarno della Asl e dai militari sangiovannesi.

Allora furono appurate una variazione strutturale, con il confezionamento dei pasti gestito in proprio dagli ospiti in un ambiente comune, e la carenza dei servizi obbligatori previsti in un hotel: dalla pulizia dei locali al cambio della biancheria.