MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Treni sulla lenta: rabbia pendolari: "Maggiori disagi e corse più lunghe"

Ad annunciarlo è il comitato che rivolge un appello alla Regione e chiede di fermare la decisione di Rfi

Pendolari in una carrozza durante un quotidiano spostamento casa-lavoro

Pendolari in una carrozza durante un quotidiano spostamento casa-lavoro

Treni interregionali dalla Direttissima alla linea Lenta dal prossimo dicembre. A dare l’annuncio di una notizia clamorosa e che ha subito suscitato la levata di scudi anche tra gli utenti valdarnesi è stato l’assessore ai trasporti della Regione Umbria Francesco De Rebotti che in una nota definisce la riorganizzazione pensata da Rfi "inaccettabile" per le ripercussioni sui tempi di percorrenza e a cascata sulla qualità della vita dei viaggiatori. Non solo, perché, ha sottolineato l’esponente della Giunta umbra, il "trasloco" di fatto vanificherebbe gli ingenti investimenti programmati per treni nuovi, veloci e confortevoli, destinati alla Direttissima e l’efficacia dei costi sostenuti dall’ente di cui fa parte proprio nell’ottica di migliorare il servizio di trasporto su rotaia. Prospettive future che hanno avuto l’effetto di suscitare fin da subito l’indignazione del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima e, in particolare, il portavoce Maurizio Da Re è categorico nel bocciare senza appello una scelta ritenuta da sempre penalizzante. Di conseguenza ha chiesto formalmente al Governatore toscano Eugenio Giani e all’assessore regionale con delega specifica Stefano Baccelli se fossero a conoscenza della decisione e se abbiano l’intenzione di attivarsi per richiedere l’intervento del Governo e dei parlamentari eletti sul territorio, come ha già fatto il loro collega umbro.

Del resto è chiaro, ripete Da Re, che con la deviazione sulla Lenta le molte migliaia di passeggeri che ogni giorno salgono in carrozza per raggiungere i posti di lavoro o studio dovrebbero sobbarcarsi una dilatazione della durata delle corse sulla tratta Arezzo – Firenze. Ovviamente con i relativi disagi già lievitati a dismisura, denuncia, nel recente passato per ritardi e guasti. Impossibile dunque accettare che Rfi intenda optare per una simile organizzazione, tanto più "paradossale - rileva Maurizio Da Re - visto nei prossimi anni sono previsti dodici nuovi treni regionali, i Pop 200, adatti alla Direttissima per la loro velocità a 200 chilometri orari". Il referente infine ricorda che durante l’ultimo confronto del 9 ottobre scorso tra assessore Baccelli, amministratori dei municipi del Valdarno aretino e fiorentino e Comitato, la Regione si era presa l’impegno di verificare gli orari della linea aretina per ottimizzare le corse in previsione dell’entrata in vigore dell’orario estivo. "Ci risulta che i sindaci non abbiano ricevuto alcuna informazione in questi ultimi mesi e tanto meno è arrivato qualcosa al Comitato pendolari, che si stava già attivando per chiedere un ulteriore incontro con i sindaci e la Regione. Adesso è urgente prendere tutte le iniziative necessarie per opporsi a Rfi - conclude - e per bloccare e modificare il nuovo orario ferroviario di dicembre con le deviazioni dei treni regionali sulla Lenta".