Torre di Berta, ultimo giorno per ammirare quella di cartone Iniziativa CasermArcheologica

Ultimo giorno a disposizione per ammirare la Torre di Berta di cartone. Al posto di quella con le dimensioni reali che avrebbe dovuto campeggiare nella omonima piazza lo scorso 25 aprile (poi tutto è saltato per il lockdown), ce n’è comunque una di dimensioni ridotte e sempre in cartone che, assieme ai membri di CasermArcheologica, ha visto all’opera oltre cinquanta persone suddivise in piccoli gruppi e nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. Queste persone si sono avvicendate nella costruzione della monumentale torre di cartone ideata e realizzata dall’artista francese Olivier Grossetête. La torre, alta quasi 15 metri, è stata innalzata nel chiostro di CasermArcheologica lungo via Niccolò Aggiunti: è stata illuminata e sarà visibile fino appunto alla giornata odierna.

"A questo progetto hanno partecipato un gruppo di ragazzi del liceo ‘Città di Piero’, ma anche di altre scuole della Valtiberina – commenta Ilaria Margutti, responsabile degli spazi di CasermArcheologica – i quali hanno contribuito a realizzare il lavoro insieme all’artista; è stata una partecipazione davvero entusiasmante. L’aspetto che ci ha colpito molto è stato il coordinamento che hanno avuto tra di loro insieme all’artista: in questo momento, viste anche le normative Covid-19, vederli erigere un monumento utopistico ci fa dare una visione anche per il loro futuro". Olivier Grossetête ha quindi portato così la sua arte a Sansepolcro, trasformando gli spazi di CasermArcheologica nel teatro delle sue realizzazioni utopiche, grazie a "Constructions Monumentales Participatives", un laboratorio artistico aperto a tutti e un percorso di esposizione sorprendente e originale.

Il progetto, sostenuto dal Ministero dei Beni Culturali tramite il bando Creative Living Lab, era imperniato su due momenti: il primo si è chiuso con la costruzione della torre di cartone; il secondo è il laboratorio che si pone l’obiettivo di ideare, co-progettare e realizzare insieme all’artista una serie di stanze utopiche in cartone sempre all’interno dell’ex Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro.