Tanti: "Amministratori protagonisti del fare Calenda stava con Letta"

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Lo ammette: "Non riesco a togliermi la giacca di amministratore" e nel giro del collegio Toscana, Lucia Tanti, capolista alla Camera (plurinominale) per Noi Moderati ha ragionato da candidata e da vicesindaco: su tutti la questione del rigassificatore: "Ho voluto capire la genesi della vicenda". Così a Piombino, l’idea che si è fatta richiama la posizione di Noi Moderati - "favorevoli a infrastrutture in campo energetico" e tuttavia "ho incontrato una comunità infuriata per la mancata concertazione con la città su un tema così strategico". E’ il metodo, spiega Tanti, a lasciare interdetti. E’ come svegliarsi al mattino e ricevere la comunicazione della "centrale nucleare al Pionta", usa un paradosso.

Da amministratore-candidato cosa le ha insegnato la campagna elettorale?

"Un amministratore dovrebbe farla più spesso perché permette un bagno di realtà. Da questa esperienza, al di là del risultato, porto a casa cinque idee in base alle quali Arezzo è centrale, un esempio per altri Comuni".

Ne dica tre.

"La prima: Aisa, come modello di gestione del rapporto rifiuti-energia-educazione. La seconda: un luogo di dibattito permanente tra amministratori, civici, che sia di stimolo a chi sarà eletto e possa agevolare lo scambio di iniziative di buongoverno tra Comuni".

E la terza?

"Mettere a sistema sul piano generale, il modello delle fondazioni nelle articolazioni declinate ad Arezzo: cultura, turismo e terzo settore. In sintesi: fare dell’intuizione di Arezzo che funziona, uno strumento a disposizione di altre realtà".

Che differenza c’è tra Noi Moderati e Azione-Italia Viva?

"C’è il terzo polo di Genova che sta governando con il centrodestra e spero governi l’Italia, e il terzo polo di Calenda che prima ha fatto l’accordo con Letta salendo su quella macchina, poi è sceso per via degli altri viaggiatori, ma è bene ricordare che c’è salito e la strada è a sinistra".

L.B.