LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Strade, non c’è una lira. Taglio secco alle risorse. Polcri: "Situazione grave"

Dei 5 milioni iniziali ne restano uno e mezzo. Manutenzione impossibile "A rischio anche i pagamenti dei cantieri aperti". Appello alle istituzioni .

Il presidente della Provincia Alessandro Polcri

Il presidente della Provincia Alessandro Polcri

"Per l’asfalto di un metro di strada, ci pagano un euro, anzichè tre". Lo dice masticando amaro il presidente della Provincia Alessandro Polcri e lo spartiacque, tra il prima e il dopo, si chiama taglio netto alle risorse. Quelle che arrivano da Roma alle Province e che adesso, vengono distillati col contagocce. Numeri alla mano, dei 4 milioni e seicentomila già finanziati, ad Arezzo ne sono destinati meno della meta: un milione e 380mila euro, per la precisione. Cifre che Polcri snocciola con la consapevolezza di non poter far fronte "in queste condizioni" agli interventi di manutenzione su un territorio provinciale che conta milleduecento chilometri di strade. "In pratica noi dovremmo determinare gli interventi di manutenzione con lo Stato che ci corrisponde un euro per ogni metro di strada". A livello nazionale "sulle strade provinciali si è abbattuto un taglio di 1,7 miliardi. Risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza e l’efficientamento di 120mila chilometri di vie che collegano il Paese" tuona Pasquale Gandolfi, presidente dell’Unione delle Province. Che aggiunge: "Molto grave poi che si siano tagliate risorse che riguardano investimenti degli anni 2025 e 2026, una riduzione del 70 per cento dei fondi che di fatto sta bloccando cantieri già previsti e concordati con lo stesso ministero, con ripercussioni sulla viabilità e quindi sulla sicurezza dei nostri cittadini". E con quel 70 per cento rapportato al dato aretino, dovrà farci i conti pure Polcri. Che lancia l’allarme: "Il problema grave è sull’anno in corso perchè delle risorse assegnate in precedenza, ne abbiamo già spese una parte per i cantieri aperti, ad esempio in Valdichiana tra Cortona e Foiano, mentre altri interventi sono stati appaltati. Il rischio ora è che tutto si blocchi e si apra un contenzioso con il ministero sul 2025 perchè come facciamo a saldare i conti dei lavori già fatti? Eppoi si interrompe la programmazione delle opere già calendarizzate". Ma in questo nodo ingarbugliato si infila anche un altro rebus che produce effetti sulla vita delle persone e pure i servizi. "Con le risorse a disposizione la priorità riguarda la manutenzione sulle arterie di grande traffico, mentre resteranno indietro l’altro caposaldo del nostro impegno, ovvero le strade di montagna". L’effetto è chiaro: "Saranno penalizzati i cittadini dei centri periferici montani, dei piccoli comuni. Con disagi anche per chi può avere bisogno di raggiungere l’ospedale", avverte Polcri. E adesso? L’auspicio del presidente della Provincia è che "tutti i consiglieri regionali aretini, i parlamentari, sollecitino il governo a rimpinguare le risorse destinate agli enti locali e per parte nostra, chiederemo una mano alla Regione". Ma per il momento la strada è lunga e, a questo punto, piena di buche. Con poco asfalto - e pochi soldi - per tirare a lucido i collegamenti tra le vallate e verso i borghi più piccoli.