
Reinaldo
Arezzo, 4 aprile 2020 - «Non abbassate la guardia di fronte a questo maledetto virus». A parlare dal suo letto di ospedale è Reinaldo Almeida, brasiliano di origini, ma ormai castiglionese di adozione. È lui uno dei ricoverati a causa delle complicanze del Covid19, ma le sue condizioni sono discrete, anche se ancora ha bisogno di ossigenazione e parla a fatica. Il suo video ieri ha avuto centinaia di condivisioni, appena postato dal sindaco di Castiglion Fiorentino, quello di Almeida è stato uno dei contenuti più popolari della giornata.
In primo luogo perché si tratta di una testimonianza di un malato di Coronavirus, in secondo luogo perché si tratta di un conosciuto e stimatissimo infermiere. «Mi trovo ricoverato nel reparto Covid19 della pneumologia dell’ospedale San Donato – afferma Almeida – faccio ancora fatica a respirare, ma ci tenevo a dire a tutti voi quanto sia dannato questo mostro, questo virus, che si appropria dei nostri polmoni e di conseguenza di tutto il nostro corpo. Io sono un infermiere e ho visto altre persone combattere malattie molto più gravi con una sofferenza ancora maggiore.
Ho paura signori, tanta paura, ma lotterò con tutte le mie forze. Ringrazio i medici, i miei colleghi infermieri, gli oss, la mia moglie e i miei figli. Ringrazio il sindaco Mario, perché quando si trova un amico si trova un tesoro, lo ringrazio per il supporto che dai a me e alla mia famiglia, voglio ringraziare anche i miei compaesani e a loro dico di restare a casa, di fare attenzione e di non sottovalutare questo virus maledetto».
Almeida parla seduto con il sondino dell’ossigeno al naso, nel sottofondo si sentono i colpi di tosse di un compagno di stanza, lui si trova nella zona intermedia delle cure da Covid19, quella della pneumologia dove i medici stanno costruendo un argine sanitario prima dell’ultima spiaggia della rianimazione. Tantissimi i messaggi di stima e solidarietà raccolti da Reinaldo Almeida, ma purtroppo non tutti stanno dando ascolto alle sue sacrosante raccomandazione.
Basta infatti affacciarsi dal bancone per vedere che il numero di persone in giro sta piano piano aumentando. Da una parte le belle giornate e le temperature miti, dall’altra i dati confortanti sulla curva del contagio, stanno facendo passare il messaggio che «il peggio è passato». Invece, come continuano tutte le autorità sanitarie a ripetere, non è il momento di abbassare la guardia.
Alla mezzanotte di giovedì l’ultimo bollettino Asl ha contato sei nuovi casi, nessuno in Valdichiana. Intanto è tornata a casa la bambina di 9 mesi di Castiglion Fiorentino ricoverata al Meyer con la madre, pure lei positiva.
La famiglia è tutta in quarantena, come lo è anche quella di Reinaldo, oltre all’altro sanitario del 118 castiglionese, rimasto contagiato durante il soccorso al primo caso positivo di Foiano. «Mi sento fortunato ad avere cittadini come Reinaldo – ha detto il sindaco Mario Agnelli – il suo messaggio vale più di mille raccomandazioni».