
di Lucia Bigozzi
Emanuele Faralli e Corrado Viciani: una giovane promessa del calcio castiglionese e il mister che il gioco del calcio lo ha rivoluzionato. Castiglion Fiorentino custodisce la memoria dei suoi figli e ne tramanda il valore, anche attraverso segni tangibili che resteranno nel tempo. E’ stato così quando su proposta (approvata all’unanimità) dell’allora consigliere comunale Mario Agnelli, ora sindaco, lo stadio venne intitolato al giocatore che perse la vita a diciannove anni in un incidente stradale dopo aver disputato una partita di calcio.
E’ così oggi, con il maestro e inventore del "gioco corto": Corrado Viciani. L’Unione sportiva "Castiglionese 1919" ha proposto al Comune di intitolare la tribuna centrale dello stadio comunale al campione che con la città del Cassero ha avuto un rapporto speciale, nonostante carriera e notorietà lo abbiano portato sul red carpet del calcio nazionale.
A Castiglioni vive la famiglia di Corrado Viciani che raggiungeva appena libero dagli impegni con le squadre dove ha militato prima (Genoa e Fiorentina solo per citarne due), e allenato poi, specie la "Ternana dei miracoli" alla quale ha legato il suo nome conquistando la serie A. La proposta della società di calcio è stata "accolta con favore" dal sindaco Agnelli che intende dedicare la gradinata al "Maestro" non appena i lavori saranno terminati.
Il cantiere della ristrutturazione è aperto da tre anni, con una serie di stop and go che hanno rallentato la tabella di marcia, come osserva il sindaco sottolineando che "i lavori si sono protratti molto più del previsto per tanti motivi e me ne scuso a nome di tutta l’amministrazione, ma l’intervento era divenuto da anni improcrastinabile considerata la pericolosità della gradinata superiore, inagibile da 30 anni, e l’assenza di ogni certificazione indispensabile per le manifestazioni di pubblico spettacolo. Nonostante questo, il calcio al ‘Faralli’ non si è mai fermato". Un intervento strutturale il cui costo complessivo supera i quattrocentomila euro che ha previsto la demolizione del secondo anello, la ristrutturazione dei vecchi spogliatoi, la nuova copertura della tribuna, gli uffici della società con i servizi accessori, il campetto in sintetico e una nuova tribuna in ferro: interventi suddivisi in due stralci e in via di completamento.
"La piccola tribuna coperta è stata inserita al centro della gradinata di cemento e insieme alla tribuna di ferro sul lato opposto ideale per accogliere le tifoserie ospiti, potrà contenere oltre duemila persone. A questo si aggiungono, tra l’altro, quattro spogliatoi e gli uffici di direzione della società sportiva che vanta centodue anni di storia", osserva Agnelli che si sofferma sul valore dell’intervento per la comunità.
"Non sarà super efficiente come l’Allianz Stadium, ma tra gli impianti sportivi delle società dilettantistiche della provincia, quello di Castiglioni diventa una struttura di primo livello e, per la prima volta, in linea con le disposizioni sulla sicurezza di pubblico e atleti". L’ultimo atto d’amore, in ordine temporale, rivolto a Viciani è stata la presentazione del libro scritto da Alberto Favilla con la prefazione di Renzo Ulivieri, voluta dal Comune per celebrare un uomo e il suo genio. Poi è arrivato il Covid, ma la memoria è più forte.