Sparò e uccise il ladro: il caso Fredy archiviato

Archiviato il caso del gommista di Monte San Savino che sparò a un ladro nel 2018. La legittima difesa è stata applicata e il gommista è stato dichiarato non punibile.

Era il novembre del 2018 quando Fredy Pacini, il gommista di Monte San Savino, sparò a Vitalie Tonjoc Mircea, 29enne moldavo, entrato assieme ad altri complici all’interno dell’officina nella zona industriale della Valdichiana per mettere a segno un colpo. Il ladro perse la vita e per Fredy iniziò una lunga battaglia legale. Le indagini ricostruirono quanto accaduto grazie anche alle parole di Pacini che sparò in quella notte per sventare il furto cinque colpi, un proiettile raggiunse il 29enne di rimbalzo e ne provocò la morte per emorragia interna.

Nel marzo del 2021 arrivò l’archiviazione dopo due richieste da parte dei pm di non rinviare a giudizio il gommista. Il gip nell’occasione applicò la nuova legge sulla legittima difesa che esclude la punibilità di chi abbia commesso gesti di questo tipo per salvaguardare la propria incolumità in uno "stato di grave trubamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto". La Procura sia con il pm Andrea Claudiani che con il procuratore Roberto Rossi aveva chiesto l’archiviazione.

Se all’inizio era stato richiesto un approfondimento delle indagini successivamente era stata accolta la richiesta. "Sono soddisfatto - aveva detto Pacini al termine dell’iter giudiziario - ho sempre avuto fiducia nella giustizia, questa è la fine di un incubo.