Soldi per la Giostra? "Ne abbiamo bisogno"

Una legge nazionale sulle rievocazioni storiche è la proposta della Toscana. Parlano i Rettori dei quartieri: "Solo per i costumi dobbiamo spendere molto"

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di Angela Baldi

Una legge nazionale sulle rievocazioni storiche. E’ la proposta che parte dalla Toscana pensata con l’obiettivo di sostenerle, tramandarne la tradizione, ma anche dare a questi eventi il necessario supporto economico. L’idea è nata a seguito di un convegno organizzato dalla Regione Toscana sul tema: per redigere la legge il governatore Giani si è rivolto ai parlamentari toscani Rosa Maria Di Giorgi e Riccardo Nencini, presidente della commissione cultura del Senato. E da loro è arrivato il sostegno all’iniziativa visto che la Toscana è una regione capofila quanto a manifestazioni storiche, una su tutte il Saracino. E se è presto per stabilire quanti soldi e con che criterio potrebbero essere destinati alla Giostra, prima si passerà all’istituzione di un fondo e di una commissione che ne valuterà la fattibilità.

L’iter dovrà passare dalla Camera, dove verrà portato avanti con la speranza di concludere l’intero percorso in tempi brevi e avere la nuova legge per settembre. Intanto la proposta viene accolta positivamente dai Rettori dei quattro quartieri. "Se ai quartieri o al Comune dovessero arrivare finanziamenti sarà positivo per la manifestazione – dice Ezio Gori Rettore di Porta Santo Spirito – la Giostra ha tanto bisogno di liquidità, basti pensare solo al rifacimento dei costumi che risalgono ai primi anni ‘90, solo quello comporta un grande investimento. Anche ai quartieri servirebbero finanziamenti, il contributo del Comune circa 15mila euro, va a coprire solo le spese fisse, le utenze di circolo, museo e scuderie. Una cifra che diminuisce in caso di squalifica di qualche figurante. Per tutto il resto i quartieri si basano sull’auto finanziamento: tesseramento soci, iniziative varie e cene propiziatorie. Ma oggi chiudere il bilancio in pari è complicato. I quartieri sono aziende a tutti gli effetti, ma sono cresciuti negli anni, oggi con la nostra scuderia e i cavalli di proprietà da seguire tutti i giorni,, bisogna darsi da fare per far quadrare i conti. E poi veniamo da 2 anni di pandemia in cui abbiamo rinunciato a tanti eventi, il sindaco proprio per l’emergenza sanitaria ci aveva riconosciuto un contributo straordinario, ma ancora lo aspettiamo". "Ben venga la proposta di legge, sia i quartieri che il Comune hanno bisogno di fondi per migliorare la manifestazione – dice Maurizio Carboni Rettore di Porta Sant’Andrea – ai quartieri il contributo del Comune non basta più, è lo stesso da 20 anni e non in linea con le spese di oggi. Prima avevamo solo la sede, adesso gestiamo circolo, museo, scuderie e ogni quartiere ha una quindicina di cavalli, servirebbe il doppio"".

"Poter attivare procedure per richiedere sovvenzioni sarebbe molto positivo ne abbiamo parlato in Consulta – dice il Rettore di Porta Crucifera Andrea Fazzuoli – il contributo comunale è basso rispetto alle spese fisse sostenute tra gestione, campi prova e attività collaterali. In più veniamo da 2 anni di pandemia in cui gli eventi sono stati ridotti all’osso. Ci sarebbero vari progetti a cui destinare fondi, uno su tutti il rifacimento dei costumi che ormai risalgono al ‘94". "Per fortuna qualcuno si sta accorgendo delle realtà delle rievocazioni – dice Roberto Felici Rettore di Porta del Foro - tutti i quartieri hanno sviluppato una progettualità di iniziative ormai professionale, non siamo più piccole associazioni. Stiamo passando momenti difficili, per 2 anni tutte le attività sociali che portavano gli introiti maggiori sono state ridotte al minimo e le spese sono aumentate. Far quadrare i conti è sempre più complicato ben vengano queste proposte".