Quelle finestre aperte dalla notte della mattanza, sembrano ancora piangere Sara e Brunetta. Uccise a coltellate da un uomo che diceva di amare Sara e i due figli nati da quell’unione che in sè, aveva già, il seme marcio della follia. Qui come con Giulia, chi salva e aiuta da una parte e chi uccide dall’altra. Massacro che merita sì, il grido della denuncia ma figlio di un silenzio che è commozione, che ragiona, non si volta dall’altra parte. Il vero silenzio da spezzare è quello di chi vede ma non guarda, di chi avverte il pericolo e non mette in allerta; degli amici distratti, dei vicini sordi, di un relativismo fatale
CronacaSilenzio e grida per ricordare. Sara e Giulia