LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Se la festa caccia via la febbre

L'articolo invita a difendere la movida aretina dalle situazioni di maleducazione e violenza, affinché le serate di ritrovo possano continuare in sicurezza e spensieratezza.

Non siamo all’emergenza. Non ancora. Ma sarebbe un errore sottovalutare il "virus" che si insinua nelle notti aretine, quelle dei fine settimana tanto attesi, dopo giorni di lavoro e di studio. Quelli del ritrovo con gli amici e di ore spensierate a parlare di tutto, a mettere in comune sogni e progetti. E perfino batticuori. Quelle sere sono "sacre": non possono e non devono capitolare di fronte alla prepotenza di chi fa della maleducazione, o peggio della violenza, la divisa da indossare quando scatta l’ora della movida. E così tutti, nessuno escluso, dobbiamo giocare un ruolo da protagonisti per difendere la movida, quella sana, a costo di sopportare qualche sacrificio. Necessario, tuttavia, a far brillare in sicurezza le nostre piazze. Fino all’alba.