Scuola nel caos per le supplenze Diffida Cgil: "Punteggi sbagliati"

Il sindacato contesta il comportamento degli organismi scolastici: "Danni gravissimi agli insegnanti". Protesta dei precari sotto il provveditorato: migliaia di persone in attesa di conoscere il proprio destino

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di Simona Santi Laurini

Non è bastato spostare tutto online e affidarsi a un algoritmo per evitare errori e polemiche per le assegnazioni delle supplenze annuali. Ieri mattina, sotto l’ufficio scolastico provinciale di Arezzo si sono riuniti gli insegnanti precari della provincia per protestare a seguito della mancata pubblicazione delle cosiddette Gps ovvero le graduatorie provinciali per le supplenze nel momento in cui sono scattate le convocazioni per l’assegnazione del posto. Stiamo parlando di migliaia di persone in attesa di conoscere il proprio destino lavorativo per l’anno scolastico che inizierà il 15 settembre.

Sempre ieri è partita anche una diffida siglata da Maurizio Tacconi, segretario generale Flc Cgil di Arezzo che si è rivolto al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale aretino per sottolineare quello che viene definito "un comportamento omissivo gravissimo che sta causando danni ai docenti che non si sono visti riconoscere il punteggio corretto". Il sindacato chiede a chiare lettere di pubblicare la graduatoria rettificata in base ai reclami, senza escludere azioni legali. Un bel pasticcio burocratico, che va sicuramente a incidere sul futuro professionale di numerosi insegnanti precari, oltre che sull’organizzazione interna degli istituti scolastici, perché il rischio che si corre è che le assegnazioni vengano sospese, come del resto è avvenuto anche a Prato.

Ma ripercorriamo la vicenda in tutte le sue fasi. Tutto è iniziato il 31 maggio, quando scadeva il termine per presentare le istanze on line ed iscriversi o aggiornare le graduatorie con gli ultimi incarichi. Quando le graduatorie sono uscite il 2 agosto, sono emersi evidenti errori nei punteggi, che hanno scatenato numerosi reclami via pec. "A me non erano stati inseriti i 24 punti dei due anni di insegnamento" racconta una precaria. C’è anche chi si è visto annullare tutti i titoli conseguiti. Dall’ufficio scolastico provinciale aretino è così giunta la richiesta di segnalare entro il 10 agosto eventuali errori tramite un modulo precostituito. "Ci aspettavamo correzioni a stretto giro – racconta ancora un’insegnante – anche perché c’era da rispettare la scadenza per la scelta della sede il 16 agosto. Scelta che alcuni hanno dovuto effettuare a caso, senza nemmeno sapere la disponibilità delle materie nelle varie scuole".

L’epilogo è stato lunedì notte, quando è stato pubblicato il bollettino con i convocati per l’assegnazione del posto, senza però rendere pubbliche le graduatorie. "Nessuno di noi ha avuto modo di verificare il suo punteggio" spiega la stessa insegnante. Per il comitato docenti Arezzo, questo nuovo algoritmo, introdotto due anni fa, deve essere abolito.