Il ristorante alla Scheggia
Arezzo, 2 gennaio 2019 - È stato un San Silvestro da tutto esaurito, come al solito, all’Antico posto di ristoro alla Scheggia, tra Arezzo e Anghiari, meta da sempre di migliaia di appassionati del gusto. Poco meno di un centinaio di commensali giunti da tutta la provincia per brindare al nuovo anno. Ma quello della scorsa notte è stato un Capodanno con... ultima cena per uno dei ristoranti più apprezzati dell’Aretino e non solo.
Ernesto Piomboni, da 52 anni vera anima nella cucina tipica locale, storico gestore insieme al fratello Lucio, ha infatti deciso dal 1 gennaio 2019 di andare in pensione. Quindi l’Antico posto di ristoro, almeno per ora, chiude i battenti. Era stato il nonno di Ernesto, intorno al 1905, ad avviare l’attività di ristorazione lungo la Provinciale Libbia.
Poi sono arrivate le successive generazioni a portare avanti, sempre con successo, l’attività che, soprattutto nei fine settimana, da sempre registra il tutto esaurito. E anche l’altra sera, per l’ultimo atto del ristorante, il menù ha proposto l’antipasto di crostini e salumi, ravioli e gnocchi, tagliata di funghi porcini, l’arrosto come al solito curato con maestria da Ernesto e tante altre prelibatezze.
«Ovviamente per noi è stata una serata un pò triste – ammette Ernesto Piomboni – visto che sapevamo di servire i nostri clienti per l’ultima volta. La vita è fatta di passaggi importanti, per me e mia moglie quello lavorativo è ormai trascorso. Certo, chi sapeva della nostra scelta la scorsa notte, oltre agli auguri di buon anno, ci ha sollecitato a ripensarci. Ma la decisione ormai è presa, consapevoli che abbiamo fatto tanto per chi è venuto da noi e il loro affetto dimostrato ci ha fatto molto piacere».
«Ottima cucina ed ottimo ristorante, antipasti e primi piatti eccezionali, bistecca super, prezzi giusti per la qualità e la quantità di cibo... se andate d’inverno c’e Un camino sempre acceso... stupendo». Così una delle recensioni riferite al locale su TripAdvisor che esaltano giustamente la tipica cucina toscana a due passi dalla città e tra le colline della Valtiberina. Quella tipica cucina che, dunque, perde un pezzo importante proprio all’alba del 2019.