Scatta il Piano di tutela delle acque. La Regione attiva un tavolo tecnico

La Regione Toscana attiva tavolo tecnico per gestire 16.000 invasi irrigui privati ad Arezzo e Grosseto. Si punta a multifunzionalità per affrontare cambiamento climatico e burocrazia nazionale.

La Regione Toscana ha attivato un tavolo tecnico sui circa 16.000 piccoli invasi a uso irriguo privati, in gran parte nei territori di Arezzo e Grosseto. Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni, in occasione del dibattito in Consiglio regionale sull’informativa relativa al ‘Piano di tutela delle acque della Toscanà. Monni ha detto che l’idea è di puntare alla realizzazione di un bacino per la Toscana del sud, che ne è sprovvista. "Il modello da seguire è un pò quello di Bilancino - ha spiegato - Vogliamo una multifunzionalità degli invasi, che devono garantire risorsa idropotabile ma devono anche avere una funzione ecologica e di riduzione del rischio idraulico, e che diventano ancora più importanti a seguito dal cambiamento climatico, che provoca grandi precipitazioni in poco tempo e poi lunghi periodi di siccità". Oltre agli invasi, necessari ma che sono opere che richiedono lunghi tempi di realizzazioni anche a causa "di una burocrazia che dipende tutta dalle norme nazionali, quindi uno snellimento va chiesto al governo centrale", per Monni si deve ricorrere ad altre soluzioni come piccoli invasi e confronto con le industrie per la riduzione dell’impiego della risorsa idrica e contro l’inquinamento. "La Regione vuol superare la deroga, sostituendola a una valutazione delle performance".