San Francesco al Mart, scatta la denuncia

Il viaggio dell’opera di Della Gatta ha alzato un polverone anche politico e Vittorio Sgarbi annuncia un’azione giudiziaria

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di Lucia Bigozzi

"E’ come segnalare una notizia di cultura alla redazione sportiva di un giornale che non ne ha la competenza", esclama Vittorio Sgarbi che presto sarà a Castiglion Fiorentino per inaugurare con il sindaco Mario Agnelli il dipinto di Emilio Vedova prestato alla Pinacoteca comunale nello scambio culturale con "Il San Francesco che riceve le stimmate" di Bartolomeo Della Gatta, da sabato esposto al Mart di Trento e Rovereto che lo aveva chiesto nell’ambito della mostra su "I pittori moderni della realtà". Intanto Sgarbi, presidente del museo, usa la metafora per replicare a un doppio j’accuse, su quello che sta diventando un caso non solo di "scuola" ma anche politico per la levata di scudi di alcuni rappresentanti del centrosinistra castiglionese: da un lato il gruppo consiliare di minoranza "Città al Centro"; dall’altro l’articolo di Paolo Brandi, esponente dem, già sindaco di Castiglioni, pubblicato su un quotidiano online, entrambi critici sul nuovo "viaggio" dell’opera. In buona sostanza, si punta il dito sulla "moral suasion" del presidente del Mart nei confronti del ministero per il via libera al trasferimento dopochè la Soprintendenza aveva espresso un parere non favorevole, pur ammettendo che la decisione finale spettava al Mic.

Se dunque, gli esponenti del centrosinistra avanzano dubbi sulla regolarità della procedura, Sgarbi è netto: "L’iter del prestito è perfettamente regolare" e lo motiva analizzando la lettera della Soprintendenza "che ha dichiarato la sua incompetenza nella decisione. Per questo, come presidente del museo che ha chiesto in prestito l’opera, avevo il dovere di interpellare il ministero, unico ente competente a decidere, per il pronunciamento definitivo. Il ministero ha verificato la fattibilità incaricando due restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure di eseguire una ricognizione sulla pala. Nella relazione scientifica gli esperti hanno evidenziato che non c’era alcun problema al trasferimento e il ministero ha deciso l’autorizzazione". Alle contestazioni di Brandi, Sgarbi risponde in un video sul suo profilo Facebook e riguardo alle critiche di "Città al Centro" annuncia: "Il direttore del museo e il cda hanno dato incarico all’ufficio legale di procedere a un’azione giudiziaria per diffamazione nei confronti del gruppo consiliare Città al Centro e ribadiscono che il presidente ha agito nell’interesse dell’istituto che rappresenta. Il museo chiederà un risarcimento di 250mila euro perché è stata offesa la dignità scientifica dell’istituto parlando di ‘mostra dal dubbio valore scientifico’". Nel lungo comunicato stampa i consiglieri di opposizione contestano, tra l’altro, "la nuova trasferta in un luogo e in una mostra che nulla hanno a che fare con la nostra città e nulla possono portare e porteranno", oltre alla preoccupazione per l’integrità dell’opera". Un errore, per i consiglieri, "privare Castiglioni dell’opera più rappresentativa per l’intera stagione turistica" ma da Palazzo San Michele l’assessore Massimiliano Lachi è categorico: " Anziché parlare senza mettere il naso fuori dalle loro stanze, dovrebbero scoprire cosa è il Mart andandoci di persona".