Il 'San Francesco' non può andare al Mart

La Soprintendenza blocca il prestito dell’opera di Bartolomeo della Gatta, già esposta agli Uffizi. "Troppo stress, è a rischio"

Il sindaco Mario Agnelli con il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt

Il sindaco Mario Agnelli con il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt

Castiglion Fiorentino (Arezzo), 8 maggio 2022 -  Sì agli Uffizi, no al Mart. Il "sigillo" arriva dalla Soprintendenza di Arezzo, Siena e Grosseto e blocca la trasferta al museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto del "San Francesco che riceve le stimmate", dipinto di Bartolomeo Della Gatta, pittore castiglionese allievo di Piero della Francesca e coevo di Botticelli "accanto al quale dipinse all’interno della Cappella Sistina" aveva spiegato un mese fa il direttore delle Gallerie fiorentine Eike Schmidt commentando il successo per un "dipinto straordinario, ammirato da oltre quattrocentomila visitatori nel Corridoio che introduce alle sale della Pittura di fine Quattrocento e inizi del Cinquecento".

Un’operazione culturale di impatto con ricadute sulla promozione del patrimonio artistico di Castiglion Fiorentino e della sua immagine nel mondo. Al punto che, sulla scia del successo della "trasferta" agli Uffizi (da ottobre a gennaio), il Mart ha chiesto al Comune l’opera in prestito per la mostra dedicata ai "Pittori moderni della realtà Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Xavier e Antonio Bueno", in programma dal 14 maggio al 18 settembre. Un progetto nato da un’idea di Vittorio Sgarbi, presidente del Mart, che già nel 2015 aveva selezionato il capolavoro di Della Gatta portandolo all’Expo di Milano. Oggi la tela avrebbe dovuto lasciare la Pinacoteca comunale per il nuovo "viaggio" ma è arrivata la doccia fredda della Soprintendenza che in una lettera inviata al Mibac e al Comune esprime parere negativo al trasferimento. Rievocando l’esposizione agli Uffizi, gli esperti ritengono che un nuovo spostamento a poca distanza di tempo dal precedente "metterebbe a rischio la conservazione del bene, che subirebbe un forte stress, anche in relazione alla materia costitutiva dell’opera, perché come manufatto ligneo, maggiormente sensibile alle variazioni micro-climatiche e alle sollecitazioni legate inevitabilmente alle fasi di movimentazione".

La Soprintendenza rileva inoltre che l’opera "costituisce un’importanza rilevante nella collezione della Pinacoteca comunale di Castiglion Fiorentino e rappresenta un alto valore identitario per la comunità". Ragioni per le quali mette nero su bianco il "parere non favorevole". Il caso ora è sul tavolo del Mibac che dovrà pronunciarsi in maniera definitiva, ma il no della Soprintendenza è piovuto a Castiglioni come un fulmine al ciel sereno, oltretutto alla vigilia della partenza del dipinto.

«Siamo in attesa dell’esito della decisione del ministero e l’auspicio è che arrivi entro il 14 maggio, giorno di inaugurazione della mostra al Mart, il cui racconto artistico parte proprio dal dipinto di Bartolomeo Della Gatta", dice l’assessore alla cultura Massimiliano Lachi che se da un lato rispetta il parere tecnico della Soprintendenza, dall’altro conferma la linea dell’amministrazione comunale: "Quest’opera è ambasciatrice nel mondo della città e il fatto di essere ospitata, dopo gli Uffizi, in una galleria prestigiosa qual è il Mart, mi riempie di orgoglio come castiglionese e amministratore. Non sono in grado di dire se tecnicamente è possibile il trasferimento, ma auspico che tutto venga risolto e l’opera possa intraprendere il viaggio".