Sagre, quell’ultima roccaforte di Ferragosto

Subbiano conferma la festa di Catenaia e forse quella di fine estate. Regole ferree, prenotazioni: ma restano specialità a tavola e musica.

Migration

di Alberto Pierini

La festa appena cominciata non è già finita. No, la festa continua. Con le distanze di sicurezza, l’obbligo di prenotazioni, i flaconi di gel nei punti strategici, la pulizia meticolosa di tutti i tavoli. Ma continua. Lì, nella roccaforte di Ferragosto. Era la terra delle sagre, per ora è una bandiera che riesce a sventolare quasi solo Subbiano.

"Abbiamo studiato a menadito i decreti e le regole, e ci siamo mossi di conseguenza" ci conferma Francesca Cerofolini, che fa parte del dream team di nove persone che organizza ogni anno la Festa di Catenaia. A Falciano, su una terrazza affacciata sul resto del mondo: e il cui Ferragosto da decine di anni si snoda tra grigliate, musica e allegria.

Non li ferma neanche il Covid. La festa, per la cronaca la numero 37, inizia giovedì e va a dritto fino a domenica. Sventolando nella testata l’anno "maledetto", quel 2020 costato carissimo a tutti i loro colleghi. "Abbiamo sfruttato a fondo i grandi spazi all’aperto a disposizione: ma riservandosi anche quelli coperti in caso di maltempo". Il segreto come in tanti altri eventi di spettacolo è quello dei numeri: un taglio drastico, per mantenere le distanze imprescindibili.

"In genere abbiamo a disposizione 240 posti, stavolta siano scesi a 130-140 al massimo".Seconda mossa la prenotazione obbligatoria. E che ha funzionato: per il giorno di Ferragosto sono già in overbooking.

E del resto era quasi inevitabile, essendo praticamente senza rivali su piazza.

Quasi: chi non si arrende del tutto è Chiusi della Verna. Che in genere mette tutti a tavola al sapore di tartufo. "Confermiamo la festa – ci spiega il sindaco Tellini – ma viriamo su un mercatino le cui botteghe rimarranno aperte per tre giorni". Non persone a tavola ma un evento che accomuni gli oggetti di artigianato con una buona manciata di gastronomia: una sorta di evento da cibi di strada, sullo stile di quello Streetfood inventato d Arezzo e che a settembre ha già fissato la sua tre giorni, correrà dal 26 al 28, come al solito ben piantata con i suoi stand ne verde del Prato.

Ma intanto Catenaia viaggia quasi in autonomia. Per evitare qualunque tipo di rischio hanno già sistemato tutta la cartellonistica, in modo da chiarire da dove entrare e da dove uscire, secondo la separazione dei percorsi. Al resto ci pensano gli straordinari volontari della festa, quelli che ogni anno a decine curano nei dettagli il Ferragosto di montagna.

Ci sarà chi accompagnerà gli ospiti a tavola e naturalmente chi li servirà: buffet vietato, come nei grandi alberghi, anche se su questo fronte qualcosa via via sta cambiando. E di contorno musica: i "Sexy Penta" giovedì e altri complessini nelle altre serate, in modo da mantenere la proposta integra come nelle precedenti 37 edizioni. "Non volevamo interrompere la tradizione, abbiamo preferito curare a fondo tutti i dettagli ma provarci" chiude Francesca, il cui numero di telefono spicca anche sul cartellone per le prenotazioni, possibili fino a stasera. E Subbiano, oltre ad ospitare la sagra di Ferragosto, si prepara anche a salvare in parte quella di fine estate.

E’ la festa dell’uva, che in genere irrompe quando gli altri hanno già sparecchiato. Stavolta il "paese salva-sagre" dovrebbe garantire cene e serate musicali dal weekend del 28 agosto e il mercatino di settembre e forse perfino la fiera del bestiame. Tutto contingentato, squadrato, distanziato. Ma provando a recuperare almeno per qualche giorno il sorriso perduto.