MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Rsa, lavori al traguardo. Diciotto i posti disponibili: "Riapre il centro diurno"

La struttura è stata sottoposta agli interventi di adeguamento sismico. Il sindaco punta a dare maggiori risposte alla famiglie con anziani .

Rsa, lavori al traguardo. Diciotto i posti disponibili: "Riapre il centro diurno"

Vicini al traguardo i lavori alla Rsa ‘Brachetti-Cellai-Donati-Polverini’ di Castelfranco di Sopra. "Stiamo procedendo al completamento della stanza Covid, situata al piano terra dell’edificio e dotata di un bagno per persone con disabilità già realizzato" Questo l’annuncio del sindaco del Comune unico dell’altopiano Enzo Cacioli durante la recente seduta del parlamentino e ha aggiunto che "è stato ultimato l’impianto dei campanelli di chiamata attivo in tutti i locali e le camere dei pazienti e degli ospiti". Diciotto in tutto i "nonni" accolti nello stabile di via Roma sottoposto nei mesi scorsi a opere di adeguamento antisismico che hanno implicato un investimento totale di quasi 100 mila euro, coperti per una tranche da fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Uomini e mezzi nel cantiere, aperto a metà gennaio e chiuso a primavera, oltre al consolidamento sismico interno ed esterno della palazzina, hanno provveduto a realizzare la manutenzione ordinaria degli ambienti e proprio per eseguire la ristrutturazione radicale in piena sicurezza era stato necessario trasferire gli anziani non autosufficienti nella casa di riposo di Pescaiola, alle porte di Arezzo. Un trasloco temporaneo, durato circa 60 giorni, reso possibile grazie alla disponibilità della Cooperativa Koinè che gestisce il servizio anche nella struttura aretina e che ha garantito agli ospiti di continuare a relazionarsi con gli operatori della Rsa del borgo arnolfiano e di ricevere l’assistenza di un geriatra. Soltanto uno degli aspetti di una rete virtuosa che si mobilitò per rendere meno traumatico lo spostamento ai custodi della memoria del paese, perché le Misericordie dei centri del territorio si occuparono dei viaggi da e per il capoluogo di provincia e i medici di medicina generale assicurarono l’assistenza nonostante i chilometri in più da percorrere.

Eppure quella scelta fece discutere e scatenò non poche polemiche mettendo nel mirino gli amministratori accusati di "superficialità" verso le famiglie costrette dalla collocazione provvisoria a spostamenti più lunghi col rischio di limitare il contatto umano essenziale. Critiche rispedite al mittente dal primo cittadino e dalla sua giunta in quanto ogni decisione, si disse allora, era stata condivisa dall’Azienda Sanitaria e dai familiari dei degenti. Che, una volta rientrati, hanno potuto invece contare su un immobile sistemato in maniera adeguata e più funzionale alle loro esigenze. Adesso siamo alle fasi finali e nel 2024 ormai alle porte potrebbe tornare un servizio particolarmente atteso, ovvero il centro diurno dove anziani e disabili autosufficienti e non vengono assistiti e coinvolti in una serie di momenti di socializzazione. "Salvo imprevisti – ha concluso Cacioli – il gestore riprenderà anche quest’ultima attività certamente utile per far fronte alle necessità quotidiane delle fasce più deboli della popolazione".