Rotatoria nell’incrocio della morte Prende corpo l’intervento a Pianacci

L’ultimo tragedia è di febbraio: svolta dopo le proteste per la messa in sicurezza di una strada pericolosa

Rotatoria nell’incrocio della morte  Prende corpo l’intervento a Pianacci

Rotatoria nell’incrocio della morte Prende corpo l’intervento a Pianacci

di Francesco Tozzi

La rotatoria ai Pianacci si farà. La Provincia di Arezzo ha infatti ripreso in mano la fase progettuale relativa alla nuova infrastruttura e adesso non resta che attendere che tutto l’iter procedurale si concluda, dall’approvazione del progetto fino all’affidamento dei lavori. Si tratterebbe di una svolta per la messa in sicurezza di un tratto stradale ad elevata pericolosità, un giudizio che mette tutti d’accordo, dagli automobilisti ai residenti, fino ai titolari delle imprese che sorgono nelle vicinanze dell’incrocio tra via San Salvatore e l’arteria provinciale. Sono state accolte dunque le sollecitazioni del sindaco di Bucine Nicola Benini dopo il tragico incidente dello scorso febbraio lungo la Sp 16 che collega Mercatale al capoluogo della Valdambra. A rimetterci la vita fu Klodian Petro, 39enne di origini albanesi, residente a Prato e impiegato in un’azienda valdarnese. Il giorno dopo lo scontro fatale, il primo cittadino prese carta e penna e scrisse all’ente provinciale per ribadire la necessità di un intervento non più rinviabile.

Sì, perché non era la prima volta che Benini si trovava a dover fare i conti con le vittime di quella strada. Era l’estate del 2021 quando vennero spezzate le vite di Antonio Ferrarelli e Margherita Vaselli, che uscirono di casa di buon mattino senza farvi più ritorno. Un lutto che sconvolse la comunità bucinese e che fece suonare un campanello d’allarme. Come primo provvedimento, l’amministrazione comunale fece installare uno specchio stradale, da molti cittadini giudicato non sufficiente a garantire la visuale necessaria. Fu anche valutata la possibilità di costruire una rotatoria proprio in quel punto maledetto, ma i lavori alla fine non sono mai partiti.

Adesso l’inversione di marcia, con la presa in carico della progettazione da parte della provincia di Arezzo. Dopo la lettera inviata dal sindaco Benini agli uffici di piazza della Libertà, la risposta non si è fatta attendere. Passati alcuni giorni dall’ultimo incidente, i tecnici dell’ente provinciale si sono recati a Bucine per svolgere un sopralluogo in Comune e valutare con i vertici dell’amministrazione le condizioni necessarie alla realizzazione dell’opera viaria. Poi la fumata bianca e quindi lo sblocco del procedimento. Fino al 2021 non si erano mai verificati incidenti mortali sulla strada all’altezza dei Pianacci. Il bilancio aggiornato delle vittime, ad oggi, è invece di 3 morti in circa un anno e mezzo, in uno snodo in cui la visibilità è sensibilmente ridotta.