C’è posta per Rondine dai partiti. Avversari in politica, mai nemici: adesioni bipartisan

Dalla sinistra coro di sì: Schlein presto in visita, Nardella alla marcia per la pace, Conte pronto a tornare. Forte interessamento da Lega e Noi Moderati, contatti a tutto campo

A Rondine giovani provenienti dalle zone di guerra imparano a superare i conflitti

A Rondine giovani provenienti dalle zone di guerra imparano a superare i conflitti

Arezzo, 7 maggio 2024 – Hanno sdoganato un avverbio: convintamente. Che suona come un sì ma di quelli forti, a prova di matrimonio. Sia il sindaco di Firenze Dario Nardella che Tomaso Montanari, critico d’arte con la passione della politica, hanno speso quell’avverbio per rispondere a Rondine. E Giuseppe Conte non è da meno, pur virando su altre pagine del vocabolario. Mentre Elly Schlein ha risposto di essere pronta a venire nella Cittadella per parlarne, la scintilla si è accesa anche nel centrodestra: dalla Lega di Salvini, pure lui interessato a vedere con i propri occhi di cosa si tratti, ai Moderati di Maurizio Lupi, del resto non nuovo a incroci con il borgo della pace.

Nel piatto la proposta lanciata dal presidente Franco Vaccari: avversari sì, nemici mai. Un appello ai politici di tutti gli schieramenti, per rispolverare le radici comuni e insieme di trarne perfino di nuove, lavando i panni in Arno, il fiume del borgo che ospita giovani da tanti Paesi in guerra. Il metodo Rondine prestato ai rapporti della politica, il tutto nel momento in sé più critico, quello di una campagna elettorale che scalda i cuori e anche le divisioni.

La proposta vede al volante con Rondine anche Camaldoli e il suo nuovo priore generale Matteo Ferrari. Spazi pronti ad aprirsi per un confronto ravvicinato tra politici di tutte le origini. E davanti ai quali i partiti costruiscono ponti o almeno non tirano su muri. Dario Nardella, già in lizza per le europee, non solo sposa "convintamente" l’ipotesi ma sarà ad Arezzo per la marcia della pace del 30 maggio, il giorno di apertura del festival Youtopic. "Aderisco all’appello di Rondine e mi attiverò per iniziative che coinvolgano le forze politiche, gli amministratori locali, gli iscritti del mio partito e in particolare i giovani impegnati in politica". Toni simili anche se per ora non affidati alle agenzie dal Pd, con la segretaria nazionale già proiettata su un incontro a Rondine. Sulla stessa lunghezza d’onda il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte che Rondine già la conosce, avendola visitata da premier.

"Il movimento risponde a questo appello con fermezza e determinazione e continuerà a lavorare per costruire un mondo inscritto in un orizzonte di pace". Il campo largo funziona, almeno dalle parti dell’Arno. Largo fino all’Alleanza Verdi e Sinistra, da Francesca Ruocco arriva il placet. "Restiamo in attesa di ulteriori contatti per rendere operativa tale collaborazione". Ma il campo che Rondine sogna, a poche settimane dalla inaugurazione dell’Arena di Janine ispirata dal racconto di Liliana Segre, è ben più largo: la proposta funziona se il semaforo verde si accenderà da sinistra a destra.

I presupposti ci sono tutti, così come i contatti non solo con Lega e Moderati ma anche con Fratelli d’Italia e Forza Italia. Mentre l’appello, partito in anteprima anche dalle colonne del nostro giornale, atterra sulle scrivanie che contano, a cominciare dalla Cei e dal Vaticano, storici partner di Rondine nelle sue iniziative. L’adesione sembra scontata. Convintamente.