
Rogo alla Galvanica
Arezzo, 27 ottobre 2021 - L’incendio che ha devastato metà dello stabilimento della Galvanica Formelli di via Grandi non è di origine dolosa: i vigili del fuoco hanno al momento escluso – anche nelle comunicazioni con la procura di Arezzo – di avere sospetti in merito e la magistratura non ha ravvisato alcuna ipotesi di reato. Resta da capire se dietro al rogo ci sia stato errore umano e quindi una condotta colposa oppure se si sia trattato di un fatto del tutto accidentale e imprevedibile come sembrerebbe dai primi accertamenti: la squadra di polizia giudiziaria del comando provinciale è al lavoro anche per questo ma l’area devastata non è stata posta sotto sequestro.
La procura (pm Pistolesi) ha aperto un fascicolo per incendio allo stato contro ignoti. I caschi rossi hanno individuato il luogo dell’innesco, il piccolo capannone all’esterno del corpo principale di fabbrica e ipotizzano un problema elettrico che potrebbe aver sprigionato le fiamme che poi hanno camminato fino al tetto e in gran parte del capannone.
Quando gli operai hanno tentato di spegnere le fiamme con gli estintori era ormai troppo tardi e sono scappati all’esterno aiutando i colleghi in difficoltà. Quattro gli intossicati, due in codice giallo medicati al pronto soccorso e due che hanno rifiutato il trasporto in ospedale. Intanto però il pericolo maggiore è rappresentato dal rischio di inquinamento ambientale, soprattutto delle acque.
La società incaricata dalla Formelli, in collaborazione con il Comune di Arezzo, ha lavorato tutta la notte per drenare l’acqua inquinata dal canale che affluisce sulla Chiana ed evitare che i residui reflui contaminati dai prodotti chimici utilizzati nelle lavorazioni galvaniche possano infiltrarsi nel terreno che, nelle prossime ore, sarà analizzato. Per quel tipo di lavorazioni infatti viene impiegato cianuro di zinco e di rame, acido nitrico e solforico.
Gli stessi vigili del fuoco hanno inizialmente bloccato il reflusso delle acqua con i sacchi di sabbia, nella notte è stata costruita una minidiga per evitare la fuoriuscita. Complessivamente alla Formelli si sono riversati, dopo l’allarme, una cinquantina di vigili del fuoco provenienti anche da Firenze, Lucca e Prato oltre la squadra Nbcr, preparata in caso di allarme biologico, chimico o radiologico come in questo caso.
al momento della chiamata – le 16.07 – l’incendio è stato domato intorno alle 18.30. Poi è iniziata la parte di bonifica e di messa in sicurezza della zona. Contestualmente nella zona industriale erano arrivate pattuglie della polizia e della Municipale per la gestione della viabilità.