MARCO CORSI
Cronaca

"Risorse per la Gruccia". L’appello di Casucci

Oggi in Consiglio Regionale l’interrogazione parlamentare del consigliere di Noi Moderati "Servono risposte urgenti".

Marco Casucci, consigliere regionale di Noi Moderati, pochi mesi fa ha lasciato la Lega. Oggi chiede in Regione percorsi di finanziamento sanitario più veloci

Marco Casucci, consigliere regionale di Noi Moderati, pochi mesi fa ha lasciato la Lega. Oggi chiede in Regione percorsi di finanziamento sanitario più veloci

MONTEVARCHI

"Radiologia priva di primario, Pediatria a rischio collasso, carenze nel personale del Pronto soccorso e della Psichiatria, e lavori di ampliamento del Pronto soccorso ancora in attesa di fondi: la Regione Toscana chiarisca come intende intervenire per garantire un servizio sanitario adeguato nel Valdarno aretino". È questa la sintesi dell’interrogazione presentata in Consiglio regionale da Marco Casucci, consigliere di Noi Moderati, che chiede risposte urgenti sulla situazione dell’ospedale della Gruccia. "Abbiamo segnalato una serie di criticità strutturali e organizzative – spiega Casucci – a partire dall’assenza di un primario in Radiologia, fino alla grave situazione del reparto di Pediatria, dove due dei cinque medici in servizio sono in uscita. A rischio anche il servizio di Psichiatria, che soffre carenze di personale e problematiche gestionali, e il Pronto soccorso, dove mancano infermieri e operatori socio-sanitari. Inoltre, il terzo step dei lavori di ampliamento del Pronto soccorso risulta ancora privo di copertura economica". Il consigliere ha quindi chiesto alla Regione di: accelerare le procedure concorsuali per l’assunzione di nuovi medici in Radiologia e Pediatria; rivedere il Piano Triennale del Fabbisogno per potenziare l’organico di OSS e infermieri; fornire chiarimenti su tempi e modalità di finanziamento del completamento del Pronto soccorso; valutare la possibilità di istituire un’Unità Operativa Complessa per l’Urologia, al pari di altri reparti strategici; riconoscere il ruolo chiave dell’Anestesia e Rianimazione, ad oggi classificata come Unità Operativa Semplice. "Non è più rinviabile un intervento organico da parte della Regione – conclude Casucci –. Occorrono scelte chiare per tutelare la sanità pubblica del Valdarno".