REDAZIONE AREZZO

Residenzialità e non autosufficienza: il Valdarno fa il punto in conferenza zonale dei sindaci integrata

Verificato questa mattina lo stato di avanzamento 2025 dei servizi offerti agli anziani non autosufficienti per i servizi residenziali e di sostegno alla domiciliarità

Conferenza zonale dei sindaci integrata

Conferenza zonale dei sindaci integrata

Arezzo, 18 luglio 2025 – Nella Conferenza zonale dei sindaci integrata del Valdarno di questa mattina si è verificato lo stato di avanzamento 2025 per quanto riguarda i servizi offerti agli anziani non autosufficienti, sia per i servizi residenziali (RSA modulo base definitivo, RSA moduli specialistici quali, in Valdarno, il cognitivo e il vegetativo) che per i servizi a sostegno della domiciliarità (contributi, assistenza domiciliare, inserimenti temporanei di 2 mesi in RSA).

A fronte di chiarimenti e prospettive richieste dalla Presidente della Conferenza dei sindaci Valentina Vadi - che ha sottolineato come sia attuale “il problema delle liste di attesa che rallentano l’accesso mediato dal sistema pubblico dei cittadini nelle strutture residenziali e che nel mese scorso erano di 59 persone per il modulo base” - la Direttrice di Zona Distretto, Dott.ssa Elena Rebora ha presentato l’andamento dei finanziamenti e della spesa degli ultimi anni che, esclusi gli anni COVID, evidenzia il completo utilizzo di tutte le risorse assegnate, alle quali si sono aggiunti anche alcuni leggeri interventi di integrazione a cura dell’Azienda USL sud est, sia per la residenzialità che per i servizi domiciliari rivolti agli anziani non autosufficienti.

Le liste di priorità negli ingressi stanno inoltre scorrendo, compatibilmente con i vincoli esistenti sia in termini economici che di disponibilità di posti letto. Il 2025 si è aperto con 252 persone inserite nelle diverse strutture residenziali, la gran parte all’interno della Zona Distretto e solo alcune al di fuori, sia per scelta del cittadino che per la raggiunta copertura di tutti i posti disponibili in zona. Ad oggi sono 44 gli inserimenti di nuove persone già conclusi o in corso, cui ne seguirà un’ulteriore decina nel prossimo paio di mesi.

Per la fine dell’anno si prevede che il numero complessivo di presenti nelle strutture residenziali sarà di circa 267 persone. A queste si aggiungono 17 persone che già oggi frequentano i centri diurni della Zona. Come evidenzia la Dott.ssa Patrizia Castellucci, Direttrice dei Servizi Sociali dell’Azienda USL sud est, “la disponibilità di posti diventa una priorità per questa Zona come per l’intera Azienda.

La domanda pubblica di inserimenti a tempo indeterminato in RSA nella nostra Azienda copre infatti il 75% dei posti complessivi autorizzati nelle strutture presenti (l’80% nel caso del Valdarno). A questo occorre aggiungere i posti necessari agli inserimenti temporanei di sollievo o per motivi specialistici come demenza, riabilitazione motoria moderata, o stati vegetativi, che vengono finanziati anche con altre risorse e sono anch’essi reperiti con grande difficoltà. Il resto dei posti nelle RSA sono a disposizione del libero mercato, per cui i soggetti gestori hanno rapporti diretti con il cittadino che non abbia fatto ricorso ai servizi pubblici territoriali”.

“Sappiamo - considera ancora Patrizia Castellucci - che le persone in RSA vivono meglio che in passato perché, ad esempio in Valdarno, i decessi in RSA nei primi sei mesi del 2025 sono la metà di quelli dello stesso periodo dell’anno scorso. Questo, pur essendo un dato senz’altro positivo che evidenzia il lavoro sulla qualità dell’assistenza che nel tempo hanno fatto i gestori, rende limitato il turnover. “

Per quanto riguarda i servizi finalizzati al mantenimento dell’anziano non autosufficiente a domicilio, come l’assistenza domiciliare, i contributi mensili per l’assunzione della badante, i contributi mensili al lavoro di cura dei familiari o i ricoveri di sollievo, la Direttrice di Zona Distretto Dott.ssa Elena Rebora evidenzia ancora che “Il finanziamento regionale verrà completamente speso entro la fine dell’anno per un totale di circa € 1.440.000.

Nell’ultimo periodo nella zona registriamo una riduzione del ricorso alle badanti da parte dei nostri concittadini; questo, presumibilmente, è dovuto sia alla difficoltà nel reperire questa figura sul mercato del lavoro sia alle opportunità che i nostri servizi territoriali sono in grado di garantire per rispondere ai bisogni domiciliari. In primis l’assistenza domiciliare e i ricoveri di sollievo, che hanno la finalità di alleggerire periodicamente la famiglia dal carico assistenziale.

L’obiettivo a cui stiamo lavorando, ottimizzando le risorse assegnate alla zona, è ridurre al massimo i tempi di attesa per l’attivazione di questi interventi.” "Durante la Conferenza zonale dei sindaci – conclude la Presidente Valentina Vadi - sono stati affrontati temi molto importanti e delicati per i cittadini del Valdarno, in particolare riguardo ai servizi rivolti agli anziani non autosufficienti, sia per quanto riguarda l’offerta residenziale, sia per il sostegno alla domiciliarità.

I dati presentati dalla Direttrice della Zona Distretto, Elena Rebora, e dalla Direttrice dei servizi sociali dell’Azienda Asl Toscana sud est, Patrizia Castellucci, sono risultati sicuramente incoraggianti. In particolare, è emerso che l’intero budget a disposizione della Zona è stato effettivamente utilizzato, e che sono stati numerosi gli accessi, ad esempio, alle Rsa. Uno degli aspetti più significativi emersi riguarda proprio le liste di attesa, che restano un tema centrale per la popolazione anziana.

È evidente che si tratta di una questione di prospettiva: la popolazione sta progressivamente invecchiando e diventa quindi sempre più urgente pianificare interventi mirati alla presa in carico di una fascia di cittadini sempre più ampia e fragile. Da questo punto di vista, desidero ringraziare entrambe le responsabili dell’Azienda Asl per la costante e positiva collaborazione dimostrata".