REDAZIONE AREZZO

Regione, cinque immobili in vendita. C'è anche Villa Chianini

Nel giudicare le offerte Regione e Asl sono pronte a valutare anche possibili cambi nella destinazione d'uso

Villa Chianini

Arezzo, 18 maggio 2016 - Ci sono anche cinque immobili aretini tra i 34 per i quali la  Regione cerca investitori. Immobili di pregio da vendere o affidare in gestione.

Sono il centro diurno disabili "Villa Chianini" ad Arezzo, l'ex Rsa di Castiglion Fiorentino in piazza Sant'Agostino, il podere Tinzinosa e Casagosto a Poppi, l'ex residenza sociale assistita e Css di Lucignano in via Matteotti. 

Annunciato a fine gennaio, l'avviso è quasi pronto ad uscire: entro metà giugno, giusto il tempo di approntare le ultime schede tecniche. Intanto la giunta lo ha approvato. La Regione cerca investitori interessati ad acquistare (o anche prendere in gestione) immobili di proprietà dell'ente e delle aziende sanitarie. L'opzione è aperta: dipenderà dall'interesse e dalle offerte. Il primo elenco è pronto, ma potrebbe cambiare nel tempo. Sarà infatti aggiornato ogni due mesi, con nuovi immobili pronti ad entrarvi appena ultimate le schede necessarie, scelti dalla Regione per essere alienati, e con l'uscita degli immobili che andranno all'asta. Un elenco aperto.

Per adesso vi figurano 34 complessi o edifici, storici in alcuni casi, molti di pregio.

Nel giudicare le offerte Regione e Asl sono pronte a valutare anche possibili cambi nella destinazione d'uso. La vendita, affitto o aggiudicazione di eventuali gestioni averrà tramite asta o procedura di evidenza pubblica. Non ci sono altre strade possibili. Sarà il passo successivo. Diversamente che dal passato, perché non è la prima volta che la Regione vende o prova a vendere immobili non più utili, sottoutilizzati o incapaci di generare reddito, la Regione ha deciso però di verificare l'interesse del mercato o di altri enti: prima dell'asta e senza impegni od obblighi per alcuna delle parti, con un avviso a cui operatori privati e pubblici, cooperative di costruzione o gestione, fondazioni e istituti bancari o chiunque interessato, in Italia o all'estero (soprattutto all'estero), potrà rispondere illustrando il proprio progetto.

E' previsto anche un articolato programma di presentazioni, sempre informali, con un catalogo, foto, video e schede on line dettagliate che saranno pubblicate sulle pagine di InvestinTuscany. Saranno organizzati anche sopralluoghi negli edifici. Una nuova strategia Esiste già un elenco di beni immobiliari da alienare, aggiornato periodicamente. "Adesso la Regione sta facendo un altro tipo di operazione – spiegano il presidente Enrico Rossi e l'assessore alla presidenza e al patrimonio, Vittorio Bugli - Prima di procedere all'asta vera e propria vogliamo mostrargli ai potenziali investitori, descrivendoli nel mondo migliore e più puntuale possibile, per capire se vi può essere un interesse e quale tipo di interesse. Anche diverso dall'acquisto". La prima uscita, una sorta di anteprima con un 'book' di soli sei o sette immobili, c'è già stata. E' avvenuta al Mipim di Cannes il 15 marzo, fiera dedicata agli investitori immobiliari, e in diciotto si sono fatti avanti per approfondire l'argomento.

Altre si aggiungeranno. "I contatti avuti ci fanno ben sperare che una volta pubblicato presentino una manifestazione di interesse – racconta Bugli, che è stato a Cannes personalmente -. In ogni caso l'impegno è quello di continuare a partecipare a iniziative del settore ed avere un sito dedicato, cioè svolgere quell'attività promozionale in Italia e all'estero che è un punto nodale di questa nuova strategia e politica di valorizzazione". Si parte dagli immobili della Regione e delle aziende sanitarie ma il catalogo potrebbe accog liere anche le offerte di altri. "Potrebbe valere – aggiunge l'assessore – anche per gli immobili delle nostre partecipate e per il patrimonio di Comuni o altri enti pubblici". Il mercato immobiliare mondiale esce da otto anni di crisi profonda: in questo momento sta tornando a risollevarsi, spiega Bugli, ed esser pronti è dunque importante.

Alienare per salvare un patrimonio di tutti Vendere non significa non aver a cuore un patrimonio che è pubblico. "Anzi è il contrario - mette in chiaro Rossi -: vuol dire attuare un principio di buona gestione ed evitare situazione di degrado o abbandono che non hanno senso e sicuramente risultano incomprensibili ai cittadini". "La Toscana ha fatto della cura del proprio paesaggio e patrimonio culturale uno dei capisaldi delle proprie politiche – conclude insieme a Bugli - . La bellezza della Toscana deriva da secoli di cura del territorio. La conservazione e valorizzazione di questa immensa eredità è un punto di impegno per la Regione". "Vogliamo salvaguardare i luoghi di pregio - dice l'assessore - e lo vogliamo fare anche vendendone o alienandone alcuni. Può sembrare un paradosso ma non lo è. Vendere immobili inutilizzati e che non possono essere più salvaguardati a sufficienza con le risorse a disposizione è un modo per salva rli e valorizzarli". Del resto il piatto degli investimenti piange. La Regione, con meno trasferimenti e nuovi tetti di spesa imposti dal pareggio di bilancio statale, ha solo cento milioni a disposizione per gli investimenti nel 2016: poco rispetto a non troppi anni fa, quando poteva spendere 400-500 milioni di euro e poteva accendere mutui. Ora invece il pareggio di bilancio lo impedisce.