Arezzo 8 giugno 2021 - Hanno risposto in quaranta all’appello lanciato da Plastic Free ed Ecotrekk Arezzo per ripulire la zona di Ponte Buriano. Sì perché le incursioni anti rifiuti del gruppo aretino Ecotrekk fondato da Stefano Concialdi e che conta più di settecento iscritti, non è passato inosservato all’associazione nazionale Plastic Free Onlus che ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso, che inquina e uccide. Nata anche questa come realtà digitale, a un anno dalla sua creazione ha raggiunto oltre 150 milioni di utenti e oltre 900 referenti in tutta Italia. Tra questi anche Concialdi e il gruppo Ecotrekk ai quali è stato affidato l’incarico di organizzare la prima uscita ufficiale ad Arezzo che si è tenuta domenica scorsa a Ponte Buriano. All’appello hanno risposto in quaranta che si sono messi a ripulire Ponte Buriano. Il bottino? Oltre cinquanta sacchi pieni dei soliti rifiuti ovvero cartacce, bottiglie di vetro contenitori di plastica. Ma anche materiali ingombranti come pezzi di eternit, mattonelle piastrelle, un lavandino e pure un ammortizzatore.
Un riconoscimento importante quello di Plastic Free, organizzazione impegnata su più progetti, dalla raccolta dei rifiuti nelle spiagge e città al salvataggio delle tartarughe, dalla sensibilizzazione nelle scuole al progetto con i Comuni, dal Plastic Free Walk al Plastic Free Diving. Un impegno anche sociale contro l’uso della plastica monouso affinché venga trovata un'alternativa valida perché, dicono i volontari, è inaccettabile un uso che a volte dura solo cinque minuti prima di essere buttata via, spesso nell'ambiente. “Tutta la plastica creata fino ad oggi esiste ancora e i numeri diventano giorno dopo giorno sempre più preoccupanti - ricordano - oltre 12 milioni di tonnellate di plastica ogni anno finiscono in natura, oltre 100mila mammiferi muoiono ogni anno dopo aver ingerito plastica, ogni settimana mangiamo circa cinque grammi di plastica. Riciclare non basta è necessario invertire rotta il prima possibile”.