Puntuali agli esami senza mascherine I pionieri in 4 anni, i saluti di Jovanotti

Già alle 8 tutti pronti per il gran ritorno della prova di italiano. I più prudenti si sono tolti il presidio sul banco. In 10 si diplomano dopo il corso breve: "Entrerò minorenne alla Luiss". Cherubini, gli auguri ai cortonesi

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di Alberto Pierini

Quando ha finito il tema ha mangiato qualcosa e si è spostata in classe per seguire un corso di matematica. Elena Provenzano viene da Matino (vicino Lecce, "nel Salento profondo" scherza) ed è tra i dieci pionieri del Liceo in quattro anni. Quattro anni, uno rubato al tempo per bruciare le tappe. E un po’ come Abebe Bikila, finisce la maratona e continua ad allenarsi. "Una nostra insegnante si è offerta di aiutarci a ripassare le ultime cose in vista della seconda prova": matematica, l’appuntamento di stamattina. Fa lo Scientifico indirizzo internazionale al Pier della Francesca: è uno dei volti e dei sorrisi che campeggiano nella città sotto esame.

Sotto esame dopo anni di attesa. La maturità torna nei suoi panni: i nonni direbbero che è ancora lontana dal rigore dei loro tempi. Ma di fatto il tema di italiano ha il sapore dell’ultima ripartenza: e insieme del ponte che torna ad unire gli studenti a quelli di tutta Italia. Perché le tracce sono uguali da Trieste in giù, dal vecchio Verga a Pascoli, dalla pandemia all’emergenza ambientale. Fino a Liliana Segre. "Ho sentito le sue parole a Rondine, non le ho più dimenticate: non ho resistito a farne il mio tema di maturità".

Elena parla anche per gli altri che hanno scelto quella traccia: una traccia sul razzismo, dicono le agenzie, ma in realtà una traccia contro l’indifferenza. E insieme l’unica traccia storica di una prova che pare aver dimenticato uno dei filoni della vecchia maturità.

Quella nuova agli occhi degli studenti un pregio ce l’ha: rispetta le previsioni. Perché se aspettavi Verga o Pascoli in genere trovavi Quasimodo, se ti immaginavi la pandemia magari ti capitava la fame nel mondo. E invece sono arrivati Pascoli, Verga e la pandemia.

I ragazzi alle 8 sono già sui banchi, Quasi tutti senza mascherina, solo i più prudenti se la sfilano sul banco. Qualcuno mastica ancora amaro perché il ritorno degli scritti lo avrebbe evitato volentieri. Ma è un amaro che si scioglie alla lettura delle tracce, alla conferma delle previsioni. In tanti erano a Rondine in quell’ottobre del 2020: e molti di quelli hanno scelto Segre. Come Elena.

"Sono felice di aver scelto questo corso in 4 anni: e già ho in mano l’iscrizione alla Luiss". Con il gioco dei compleanni entra all’università a 17 anni, tecnicamente minorenne. Anche se è di quelle che dalla sua Matino ha lasciato famiglia e amici per trasferirsi ad Arezzo e quindi la maturità l’ha conquistata sul campo.

"Maturità non è proprio esatto: indica la frutta quando cade dagli alberi, voi siete lanciati". Non lo dice Elena ma Jovanotti: un messaggio video agli studenti della sorella Anna ("la mia Annnina") la 5° A del Professionale di Cortona. "Fate un bell’esame, questa per voi è una giornata importante: anche se a scuola, ricordate, si impara ad imparare. E insieme si vivono gli incontri che contano".

Capisce di essere troppo serio e vira subito. "Vi aspetta l’estate più bella della vostra vita: godetevela". Lo farà anche Elena, pur preparando l’ingresso in università. Intanto è qui con tutta la famiglia: per vedere la figlia diplomarsi ha dovuto fare non due passi in città ma 800 chilometri. D’altra parte la maturità, propria o dei figli, arriva una volta sola. O almeno è quello che si augurano i 3000 ragazzi, tra cui Elena e gli studenti cari a Jovanotti, che ieri mattina alle 8 erano già tra i banchi.