LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Provincia, Fdi sull’Aventino. Contro Polcri addio al posto. E invitano tutti i partiti alle dimissioni di massa

La forza di maggioranza tenta la spallata definitiva. "Situazione surreale". Alla prossima seduta la scelta formalizzata da Lucacci, Scancaniello e Basagni. In parallelo procede l’iniziativa parlamentare per cambiare la legge.

Il presidente della Provincia Polcri al centro delle accuse di. Fratelli d’Italia

Il presidente della Provincia Polcri al centro delle accuse di. Fratelli d’Italia

La riunione corre su due binari: la Provincia e la Regione. Se per la corsa al seggio nell’assemblea toscana in vista del voto d’autunno, i meloniani sono alla limatura della lista aretina, è su Palazzo dei Grandi che scatenano la tempesta. L’ultima in ordine temporale, nel mare in cui Alessandro Polcri cerca di timonare la nave dell’ente. Che di questi tempi, fa i conti con marosi alti e minacciosi. La mossa - politica - di Fratelli d’Italia è destinata a lasciare il segno nella tribolata storia del governo Polcri e, guardando in filigrana, pure dentro la coalizione di centrodestra. Perchè alla decisione del direttivo del partito su cui il commissario provinciale Simona Petrucci ha messo il sigillo, scatta la sollecitazione agli alleati affinchè seguano le orme, si mettano in scia.

La decisione si può sintetizzare in una parola: dimissioni. I consiglieri provinciali del partito di Meloni, staccano la spina, anzi abbandonano lo scranno della Sala dei Grandi. E così Francesco Lucacci, Lucia Scancaniello e Lorenzo Basagni formalizzeranno l’addio dall’aula, nella prossima seduta dell’assemblea.

"Abbiamo deciso di dare un taglio netto a questa esperienza compiendo un atto politico forte di alta dignità politica, per smuovere le coscienze sia nel centrodestra, sia nella compagine consiliare affinchè tutti i consiglieri interrompano un’esperienza unica in Italia, con un presidente che non mostra senso di responsabilità e pretende di stare arroccato nel suo ruolo conservando il proprio compenso", tuona la senatrice Petrucci.

E annuncia l’iniziativa parallela lanciata dal partito e alla quale la coalizione sta lavorando con i parlamentari aretini: una proposta di legge per modificare l’articolo della legge Del Rio sulla riforma delle Province che assegna al presidente dell’ente, "un ruolo inamovibile e completamente scollegato dall’assemblea consiliare. Un piccolo principe sul trono dell’ente, con poteri assoluti che non ha neppure il capo dello Stato".

La critica dei meloniani non fa sconti: "Una legge sbagliata varata dal governo Renzi assegna al presidente della Provincia poteri assoluti e nessuna responsabilità, e il paradosso è che la norma non contempla la salvaguardia dell’ente ma salva il presidente che non può essere sfiduciato. È un vulnus inaccettabile, non esiste figura istituzionale al mondo che abbia questi privilegi". L’atto di FdI è prima di tutto politico e guarda anche nel campo del centrodestra perchè è chiaro e netto l’auspicio rivolto agli alleati: "Auspichiamo che la nostra decisione sia si esempio per tutti, dentro la coalizione e nell’assemblea consiliare affinchè sia interrotta questa situazione surreale che blocca l’operatività dell’ente, a danno dello sviluppo dei territori?".

Sarà un effetto domino nel centrodestra? Vedremo. Intanto Fratelli d’Italia fa le valigie e sale sull’Aventino.