Porcinai sotto scorta. Vigilantes privati per la sicurezza. Il piano di Ghinelli

Il sindaco spiega la via d’uscita in tre mosse contro le aggressioni. Provvedimenti immediati in attesa dei lavori di restauro dei giardini. "Più illuminazione e sorveglianza collegata con le forze dell’ordine".

Porcinai sotto scorta. Vigilantes privati per la sicurezza. Il piano di Ghinelli

Porcinai sotto scorta. Vigilantes privati per la sicurezza. Il piano di Ghinelli

Vigilanza privata presto in azione ai Porcinai. È l’ultima soluzione proposta dal sindaco Ghinelli per far fronte al problema della vivibilità e della sicurezza messe a repentaglio dai gravi fatti di cronaca in quel fazzoletto di terra che divide la stazione dal centro.

Accoltellamenti, furti, risse, a tutte le ore del giorno. I Porcinai, dopo essere stati argomento di accesi dibattiti tra negozianti, associazioni di categoria e prefettura, sono tornati ad essere tema di dibatitto in consiglio comunale. Ieri un’interrogazione è partita dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Palazzini, uno dal capogruppo Pd, Donato Caporali alle quali ha risposto il sindaco Ghinelli, mentre hanno sollevato critiche e polemiche al presidente del consiglio comunale sia i consiglieri Michele Menchetti che Marco Donati perchè, a loro dire, non è stato reso possibile la presentazione di atti sullo stesso argomento di sicurezza della città. "Quali le soluzioni?", hanno chiesto a gran voce i consiglieri.

E il sindaco Ghinelli ha sfoderato una triplice azione, spiegando: "Il Comune si deve attenere ad un piano che è in mano al prefetto, in quanto sindaco non posso dare indicazioni a polizia o a carabinieri, posso intervenire solo con la polizia municipale. Ma, in attesa dell’inizio del cantiere, c’è un tempo da colmare che ci divide da giugno. Con il Pprefetto Maddalena De Luca abbiamo concertato un piano strutturato in tre punti" ha argomentato Ghinelli.

Una triplice azione "costituita dall’incremento dell’illuminazione dei giardini con uno o due fari incrociati, dalla potatura degli alberi che creano zone d’ombra e di oscurità e, infine, da una vigilanza continua affidata a un soggetto privato che avrà funzioni di deterrenza e avviso immediato alle forze di polizia nei casi di pericolo o condotte illecite" ha spiegato il primo cittadino.

"Il prefetto mi ha dato mandato per proporre un contratto specifico ad un soggetto terzo per agire sulle zone più calde della città, a partire dai Porcinai" ha continuato il sindaco in aula. "Ritengo che si tratti di una soluzione efficace, ma non esaustiva al fenomeno della violenza. Per agire con maggior incisività serve un numero più ampio di forze dell’ordine. Per questo il prefetto ha chiesto un aumento di uomini sul nostro territorio; richiesta al momento non ancora evasa dal ministero. Per adesso dobbiamo quindi fare con le nostre forze e per questo abbiamo pensato di mettere in campo la vigilanza privata".

A Palazzo Cavallo ieri sono saliti anche alcuni cittadini, residenti e negozianti della zona, per dimostrare la loro esasperazione "di fronte ad una situazione che sembra non avere mai fine. Anzi, gli episodi si susseguono e noi abbiamo paura. Così come hanno paura gli avventori dei negozi" ci spiegano.