"Più shottini, più vigilantes". Il sindaco: faremo la nostra parte ma i privati paghino i nuovi controlli

Ghinelli avverte: "I Porcinai sono giardini pubblici, non possiamo mettere la stessa sorveglianza". Quindi invita i titolari degli esercizi a destinare parte dei guadagni in sicurezza. A vuoto l’ultimo incontro.

"Più shottini, più vigilantes". Il sindaco: faremo la nostra parte ma i privati paghino i nuovi controlli

"Più shottini, più vigilantes". Il sindaco: faremo la nostra parte ma i privati paghino i nuovi controlli

di Gaia Papi

AREZZO

"In Piazza della Badia ognuno deve fare la propria parte per garantirne la sicurezza": così il sindaco Ghinelli all’indomani dell’ultimo episodio di malamovida in uno degli angoli della città più amato dai giovani per trascorrere il fine settimana. Ma, negli anni, anche teatro di risse e degrado, l’ultimo in ordine cronologico è stato pochi giorni fa il furto con spaccata a "L’antica bottega di Primo". Quindi torna a far parlare di sé anche piazza della Badia. Nella notte tra sabato e domenica uno studente è stato aggredito in un locale. Ad essere picchiato, poi, anche il barista nel tentativo di difenderlo. E così i residenti e i titolari dei locali tornano a chiedere maggiore sicurezza. "Perchè ai Porcinai i vigilantes e in piazza della Badia no?" chiede il Comitato Spazio al centro. E’ il sindaco Ghinelli a chiarirlo. "I Porcinai sono giardini pubblici, a frequentare piazza della Badia sono invece gli avventori dei vari locali. E’ per questo che sarebbe necessario che ognuno di questi si organizzasse con personale per garantirne l’ordine e con funzione di vedetta". C’è chi poi invoca un presidio fisso nella piazza. "Se si pensa a polizia e carabinieri è compito del Comitato ordine e sicurezza provinciale - spiega Ghinelli - come Comune possiamo intervenire solo con la polizia locale. E in questo caso rispondo che non siamo in grado. Gli uomini della Municipale arrivano ai consueti giri nelle zone più calde della città. Ma andare oltre è impossibile". In questo senso "siamo disponibili a fare la nostra parte, ampliando il personale della municipale, ma per fronteggiare il problema è necessaria una collaborazione con gli esercenti" continua. Durante il fine settimana la piazza attira anche più di mille ragazzi, "ma sono sempre i soliti noti, pochi, a creare situazioni come quella della scorsa sera" spiegano dalla piazza. "Ci sentiamo soli, non aiutati dalle istituzioni". "E’ bene che tutti lavorino nella direzione di una maggiore sicurezza - continua Ghinelli- . Vista la numerosità di persone che frequentano la piazza in modo sano, chi incassa il denaro dell’aperitivo deve pagare un servizio di vigilanza, per mantenere le condizioni di vivibilità per se stesso e per i suoi avventori".

E continua: "Se in piazza della Badia si continua a vendere lo shottino ad 1 euro, quei soldi, che io definisco impropri, che siano almeno utilizzati per pagare una persona che si occupi dell’ordine nel locale. D’altra parte il regolamento di polizia urbana al comma 4 dell’articolo 8 prevede l’obbligo per i pubblici esercizi di porre in essere tutte le cautele ed attività possibili ad evitare i disagi. Da parte nostra la collaborazione è massima". Mentre manca una manciata di giorni all’apertura della zona pedonale nel centro, che renderà l’asse via Crispi-via Roma, la Badia, Piazza Grande, il Corso (nella parte alta e bassa) una sorta di "locale" a cielo aperto, già sale la preoccupazione dei residenti e il Comune risponde.

"E’ stato aperto un tavolo istituzionale e alcuni rappresentanti del comitato hanno incontrato gli amministratori comunali per chiedere misure a tutela della quiete notturna e iniziative contro episodi di violenza che fanno salire l’allarme tra i cittadini. C’è stato un tentativo di incontrare gli esercenti, una settimana fa, da parte dell’assessore Chierici e del Comandante della Polizia Municipale Aldo Poponcini, che purtroppo non ha avuto esiti. L’obiettivo condiviso era trovare la quadra sulla questione sicurezza, bilanciando la posizione dei residenti con quella dei locali, senza la collaborazione dei quali non si va da nessuna parte" continua il sindaco.