CLAUDIO SANTORI
Cronaca

Piero Angela ha raccontato anche le nostre meraviglie

La visita alla Madonna dei Fusi e in piazza alla Giostra del Saracino con il sindaco Lucherini. Il ricordo di un giorno speciale

di Claudio Santori

Pensava alla morte come a una "grande scocciatura" e si augurava, come tutti noi, una buona morte. "Abbiamo - ha detto tempo fa in un’intervista - una possibilità su miliardi di nascere, e dobbiamo esser felici di aver vissuto, siamo stati fortunatissimi. E quindi va anche accettato che, ad un certo punto, il biglietto sia scaduto".

Col suo volto rassicurante e il suo eloquio semplice, ma controllato in ogni minima espressione, Piero Angela si era già serenamente congedato dal suo pubblico e ieri a 93 anni è partito per l’ultimo viaggio.

"Buon viaggio, papà": così ha dato l’annuncio della sua dipartita il figlio Alberto, suo degno successore e continuatore. Per decenni, infatti, l’abbiamo ascoltato ed ammirato come divulgatore delle bellezze d’Italia (cosa che altri hanno saputo fare anche meglio di lui, come Philippe Daverio per esempio), ma soprattutto come divulgatore della scienza, cosa questa estremamente difficile nella quale è stato insuperato maestro, con programmi come "Destinazione Uomo", "Da zero a tre anni", "Dove va il mondo?", "Nel buio degli anni luce".

E ancora: "Indagine sulla parapsicologia", "Nel cosmo alla ricerca della vita" e ponendosi infine, con Quark e Superquark, come fondatore di una splendida tradizione documentaristica tutta italiana, ma diffusa e apprezzata in tutto il mondo.

Ne aveva fatto una missione, con la quale ha migliorato l’Italia e gli italiani. Anche la nostra città gli deve molto, non foss’altro per lo stimolante dialogo con Alessandro Barbero ("Dietro le quinte della storia") nel quale ha portato un contributo alla storia delle tradizioni ludiche e guerresche italiche medievali, ed anche alla Giostra del Saracino alla quale ha partecipato agli inizi degli anni Duemila, dietro invito della giunta guidata dall’allora sindaco LuigiLucherini.

Autore dell’indimenticabile documentario "Il genio di Leonardo", deve essergli rimasto impresso un detto del genio di Vinci fin da quando ebbe a visitare l’esposizione dedicata agli etruschi e la famosa mostra della "Madonna dei Fusi": "Così come una buona giornata porta a un buon dormire, così una vita spesa bene porta a un buon morire". Davvero: "Buon viaggio, papà", possiamo dire tutti noi.