LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Piazza calda, la rete del prefetto. Pronta l’intesa con i gestori dei locali

Un piano per attenuare i rischi: minore affollamento dei locali, sorveglianza privata, misure per il decoro .

Piazza calda, la rete del prefetto. Pronta l’intesa con i gestori dei locali

Piazza calda, la rete del prefetto. Pronta l’intesa con i gestori dei locali

Il progetto è stato già discusso nel comitato per l’ordine e la sicurezza. Lo ha proposto il prefetto Maddalena De Luca e ora gli uffici di Palazzo del Governo ci stanno lavorando. È un protocollo di intesa, un patto di ferro tra istituzioni e gestori dei locali che affacciano su una delle piazze della movida. Un patto di ferro calibrato sulla Badia per fare in modo che le sere d’estate siano solo occasione di divertimento, sano, per i giovani e chi ama tirare tardi, e non una sorta di roulette russa dove non sai cosa potrebbe capitare. Come del resto le cronache delle ultime settmane registrano nel quadrilatero del centro: aggressioni, liti, atteggiamenti incivili.

Il piano d’azione serve a "mettere in campo, ciascuno per la propria parte e in base alle proprie competenze, misure per tutelare sia chi lavora nei locali, sia chi vi trascorre la serata in compagnia", spiega il prefetto che nella riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza ha affrontato quella che non è certo un’emergenza in città, almeno fino ad ora, ma che comunque rappresenta un motivo di preoccupazione per gli stessi imprenditori della ristorazione e dell’intrattenimento, ma pure per i residenti. Loro, che lamentano una situazione già "pesante", sia sul versante della sicurezza sia per le condizioni di degrado in cui la piazza si risveglia al mattino. "Ci ritroviamo a camminare su un tappeto di bicchieri di plastica e questo livello di inciviltà comporta un aggravio di spese per la ripulitura a carico dei contribuenti", protesta una rappresentante del comitato che chiede lumi al Comune e al prefetto. La risposta, seppure indiretta, sta nel protocollo di intesa che De Luca sottoporrà agli esercenti per convididere un obiettivo comune: tenere lontano da piazza della Badia qualsiasi elemento che possa disturbare, o peggio, compromettere il divertimento degli amanti della movida. Per questo nel "patto" ci saranno regole che ciascuno dei protagonisti si impegna a tradurre in azioni concrete e a rispettare. Tra i punti cardine c’è, ad esempio, l’impegno da parte dei gestori dei locali "ad attuare misure finalizzate a evitare che all’interno vi sia un sovraffollamento di persone, osservando, invece livelli di capienza più consoni alla sicurezza di tutti", spiega il prefetto. Un altro aspetto che caratterizzerà il confronto, saranno azioni di tutela che passano anche da una sorveglianza privata dentro e fuori dai locali per garantire che malintenzionati non possano creare problemi. Un’azione immediata di intervento, ma sempre coordinata con le forze dell’ordine. Che per parte loro, intensificheranno i servizi di controllo nelle zone del centro durante i fine settimana nei quali, galeotta la stagione, gli aretini amano trascorrere le serate all’aperto.

"Con il protocollo di intesa, che peraltro è stato già attuato con i gestori delle discoteche e sta dando risultati positivi, andiamo ad affrontare i comportamenti scorretti che possono provocare disagio alle persone che trascorrono una serata in compagnia: dalla maleducazione, ad atteggiamenti che denhotano scarso senso civico, fino a comportamenti che possono configurare vere e proprie ipotesi di reato", osserva il prefetto. Che rilancia: "È mia intenzione predisporre il protocollo di intesa da siglare con gli esercenti per condividere un’azione comune finalizzata alla sicurezza dei cittadini e dei locali che, sopratutto d’estate, lavorano a pieno regime per offrire un servizio e un’opportunità di sano diverttimento".