Peste suina africana, il Comune: ecco le misure di prevenzione

Peste suina, Confcooperative: “Rischia di essere nuova mazzata al settore”

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Arezzo, 19 gennaio 2022 - Dopo i casi di peste suina africana in Piemonte e Liguria, il Comune di Arezza informa sui comportamenti da tenere. 

 E' una grave malattia virale di suini e cinghiali, non colpisce l’uomo, ma ha gravi ripercussioni socio-economiche nei paesi in cui è diffusa, decimando rapidamente le popolazioni dei cinghiali e dei suini allevati e precludendo le esportazioni di carni suine e prodotti a base di carne dai territori colpiti. Essendo una malattia di difficile contenimento/eradicazione (non esistono vaccini né cure) la PSA diffonde principalmente attraverso movimentazioni, contatti con popolazioni di cinghiali infetti e con carni o prodotti a base di carne di animali infetti (compresi prosciutti e insaccati ancorché stagionati).

Oltre alle norme specifiche per allevatori e cacciatori, ii fini del contenimento della malattia si raccomanda a tutti: • di non abbandonare rifiuti fuori dai contenitori dal momento che questi possono attrarre cinghiali, di rispettare rigorosamente il calendario e le modalità di conferimento dei rifiuti nelle aree con ritiro porta a porta • di avvisare tempestivamente il servizio veterinario della ASL in caso di rinvenimento di carcasse di cinghiali, prestando attenzione a non avvicinarsi né toccare la carcassa per evitare di diffondere la malattia Per chi alleva suini a uso familiare: • macellare i suini familiari quanto prima. • diagnosi di laboratorio c/o IZSLT per ogni suino morto. Si ricorda che i costi di tali analisi sono a carico del SSN.

"E' essenziale che la peste suina non prenda piede in Toscana e allo stesso che nessuno si lasci ad andare agli allarmismi. Per questo facciamo un appello a tutti gli allevatori affinché continuino a collaborare con l'Asl, che sta già monitorando gli allevamenti. Dopo la pandemia Covid, il settore non può permettersi un'altra mazzata economica”. A dirlo è il presidente di Fedagripesca – Confcooperative Fabrizio Tistarelli commentando la notizia che l'Asl Toscana nord ha anticipato la chiusura della stagione di macellazione domiciliare dei suini per autoconsumo al 15 febbraio a causa dell'aumento dei casi di peste suina africana nelle zone di confine della Toscana. “Bene ha fatto la Regione ad attivare l'unità di crisi e tutte le misure necessarie nella provincia di Massa Carrara”.