
Non decollano le richieste di Sfl il nuovo percorso di supporto, formazione, lavoro che permette di ottenere il contributo di 350 euro mensili dall’Inps ad alcune condizioni e con determinati requisiti. Solo una trentina le pratiche presentate all’Inca della Cgil a fronte di 270 persone che nel territorio avevano perso il diritto al sussidio di stato. E’ la rivoluzione del reddito di cittadinanza, partita lenta a inizio settembre e andata avanti a passo d’uomo. "Poche le domande per i nuovi sfl in tutta la provincia – spiega Guido Guiducci, Direttore Inca Cgil - la situazione è cambiata poco rispetto a inizio mese quando sono partite le richieste. Le procedure sono state implementate dopo un iniziale smarrimento anche dal punto di vista pratico, adesso infatti le domande possono essere presentate con maggiore puntualità prima c’erano alcuni intoppi sul piano della procedura informatica, ma il risultato è lo stesso.
Ad oggi le procedure per la richiesta di supporto formazione lavoro sono solo 29 in tutta la provincia come patronato Inca, solo 14 quelle arrivate alla sede centrale di Arezzo. Tutte accolte, salvo ulteriori controlli, ma si tratta di numeri bassissimi. Il motivo? E’ dovuto a parametri più stringenti rispetto al reddito di cittadinanza". Nessuna corsa insomma all’ufficio di collocamento. Sono 270 gli aretini che hanno perso il reddito di cittadinanza, ma sono pochissimi, quelli che hanno fatto domanda per il percorso di supporto, formazione, lavoro, che permette di ottenere il contributo di 350 euro mensili dall’Inps. A inizio agosto gli sms che annunciavano la revoca del reddito. Da gennaio l’iter per l’assegno di inclusione sarà una procedura che passerà ai Caf. Secondo i dati dell’Inps aggiornati a giugno di quest’anno, tra pensione e reddito di cittadinanza ad Arezzo c’erano quasi 4mila beneficiari per un importo medio di 484,99 euro mensili. La misura che sostituisce il reddito è l’assegno di inclusione, che partirà a gennaio ed è rivolto ai nuclei con almeno un componente disabile, minore, over-60 o preso in carico dai servizi socio sanitari.
Chi ha perso il sostegno può richiedere da subito il supporto formazione lavoro: bisogna sottoscrivere il Patto di attivazione digitale e contattare le agenzie per il lavoro. E proprio sul Patto per il lavoro, sono aperti gli avvisi per il finanziamento di voucher formativi individuali destinati a persone disoccupate iscritte ai Centri per l’Impiego della Toscana e a lavoratori beneficiari della cig in deroga. Ad Arezzo spettano 334.640 euro. Per ogni voucher è previsto un importo massimo di 3.000 euro, fruibile per una sola volta, per frequentare i vari corsi.