"Panno, fermeremo i licenziamenti"

Il ministro Orlando in visita a Soci si sbilancia. L’ultimatum che fa tremare gli operai è fissato al 30 settembre

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di Lucia Bigozzi

SOCI (BIBBIENA)

"Faremo di tutto per bloccare la procedura di licenziamento avviata". Il ministro del lavoro Andrea Orlando a Soci prova a ribaltare la clessidra che corre verso il 30 settembre e ad aprire un nuovo spiraglio nella vertenza che tra una manciata di giorni lascerà 18 dipendenti senza lavoro (un centinaio nell’indotto) e cancellerà dalla storia il Panno, prodotto unico che nasce nella fabbrica-comunità grazie all’acqua del fiume Archiano che arriva direttamente nello stabilimento di Soci con un sistema di derivazione che non può essere trasferito altrove.

Insomma, un panno unico che si può fare solo in questo stabilimento. E’ un impegno preciso quello del ministro e nonostante il count down che incombe sul governo Draghi col voto del 25 settembre, può agire ora e consegnare più tempo alla vertenza.

Orlando va oltre, esprime "vicinanza ai lavoratori e alla comunità casentinese, sostegno alla Regione e al tavolo istituito per la vertenza del Panno Casentino" e aggiunge un passaggio che rafforza l’attenzione del ministero, determinante per dare una svolta alla vicenda incardinata su due curatele a seguito di vicissitudini assai complicate che si sono susseguite negli ultimi dieci anni.

Il ministro Orlando è netto quando dice che "non si può rinunciare a un prodotto di nicchia così importante con una tradizione storica. L’Italia è forte nel mondo per le sue specificità e per i suoi prodotti storici che vanno difesi in ogni modo". Parole che restituiscono fiato ai lavoratori riuniti al cinema di Soci, insieme ai vertici del Pd e il segretario provinciale Francesco Ruscelli che questo incontro lo ha voluto.

C’è anche Valerio Fabiani, consigliere del governatore toscano Eugenio Giani per le crisi aziendali che giusto qualche giorno fa ha fatto un sopralluogo nello stabilimento, rilanciato l’impegno della Regione e chiesto a tutti i soggetti coinvolti di darsi da fare per evitare uno scenario che non ha esitato a definire da "esiti drammatici". Insieme al ministro del lavoro ci sono le istituzioni locali, il segretario provinciale della Cgil Alessandro Tracchi e il responsabile della categoria tessile-moda che hanno chiesto formalmente al giudice di sospendere la procedura dei licenziamenti collettivi.

Con Orlando c’è Vincenzo Ceccarelli, capogruppo dem a Palazzo Panciatichi e ora candidato alla Camera, che nei mesi scorsi ha sollecitato l’apertura del tavolo di crisi in Regione. Ad ascoltare il ministro del lavoro c’è una comunità che non vuole perdere un prodotto che non è solo Pil, bensì l’identità di un territorio e una tradizione secolare. Il mondo ha conosciuto il Panno – ed è stato subito amore – al cinema, nel film "Colazione da Tiffany" con Audrey Hepburn che indossava un cappotto color becco d’oca. Oggi quel capo sta negli ordini che allo stabilimento di Soci hanno permesso di fatturare nei primi sei mesi dell’anno l’intera cifra del 2021: un milione di euro.

E fino a dicembre le pezze di Panno sono tra le commesse confermate dai clienti stranieri. Un paradosso dover spegnere la luce e i macchinari tra undici giorni.