DORY D’ANZEO
Cronaca

Ospedale, anche rianimazione apre ai parenti

Prime visite dopo mesi, ecco come prenotare. Rivoluzione al 118: analisi sul luogo degli incidenti con gli ecografi portatili, dati alla centrale

di Dory d’Anzeo

Il primo a parlare dell’ipotesi era stato il dottor Marco Feri una decine di giorni fa: "Ho presentato un progetto per permettere ai pazienti Covid di vedere i loro familiari, dobbiamo essere prudenti ma presto, completamente protetti, i familiari entreranno". Quel ’presto’ è arrivato e parte da oggi. È possibile andare a trovare i propri cari ricoverati nella bolla Covid del San Donato. "Un’opportunità - fa sapere la direttrice sanitaria della Asl sudest Simona Dei - legata esclusivamente al Natale".

Si potrà accedere solo su appuntamento e previa autorizzazione del direttore del reparto. Sono molto rigide, e non potrebbe essere diversamente, le regole per poter entrare nella ’bolla’. Per ogni reparto Covid (pneumologia, malattive infettive ecc) sono ammesse quattro visite, al pomeriggio, una per ogni paziente. La visita durerà al massimo mezz’ora, di cui solo la metà sarà per l’incontro con i parenti, l’altra metà sarà dedicata al colloquio con i sanitari e alla vestizione e svestizione dei visitatori, operazione particolarmente delicata per ovvi motivi. L’accesso in ospedale avverrà sempre dagli ingressi principali attraverso i check point con misurazione della temperatura e sanificazione delle mani. Il reparto potrà essere raggiunto passando dal secondo piano e dal corridoio di collegamento. L’apertura alla viste vale anche per i pazienti ricoverati nei reparti non Covid: anche in questo caso le visite saranno su appuntamento e concordate con i direttori del reparto.

Non è l’unica novità di questi giorni per il San Donato, anche per l’unità di emergenza urgenza è arrivato un gradito regalo. Si tratta dei nuovi ecografi wireless ultraportatili per le centrali 118. Grazie a questo strumento sarà possibile fare ecografie avanzate direttamente sul luogo di un incidente e intervenire con più efficacia sui pazienti. Tecnicamente si tratta di un ecografo "IRW5LC" in grado di produrre immagini ad alta risoluzione e di trasmetterle wireless a più dispostivi, Ios e Android. Pertanto, ad esempio, le immagini possono essere inviate anche sul telefono cellulare dei medici.

Va da sé che, trattandosi di casi di emergenza, uno strumento simile è in grado di fare la differenza, visto che permette una risposta immediata ai quesiti clinici e di fornire in tempi rapidi la terapia più appropiata. Gli ecografi saranno in dotazione alle centrali 118 di Arezzo, Siena e alla stazione elisoccorso di Grosseto e sono stati donati da MS Arredamenti srl, azienda del Valdarno specializzata in arredi per fashion, gioiellerie e Wine bar.

"Grazie a questi strumenti – spiega il direttore dell’emergenza urgenza Massimo Mandò – possiamo, ad esempio, effettuare un’ecografia toracica o addominale con grande precisione e stabilire fin da subito le modalità d’intervento, andando a migliorare la nostra efficacia di cura e preparando al meglio la presa in carico dell’ospedale".