Nuovo vescovo a un passo: annuncio a luglio

Verso l’anticipo della nomina, sicuramente prima di San Donato. La rosa dei candidati resta ampia. Intanto il 6 ingresso di Manetti a Fiesole

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di Alberto Pierini

L’annuncio non risuonerà tra i tetti, roventi ma in festa, di San Donato. Arriverà prima. Prima di quanto non sembrasse fino a qualche settimana fa, forse perfino prima di quanto non si aspettasse lo stesso Riccardo Fontana. L’annuncio del suo successore, il nuovo Vescovo di Arezzo, è ormai imminente.

Le notizie che filtrano da Roma vanno tutte nella stessa direzione. La nostra sarà una delle prime diocesi a scoprire il proprio pastore nei prossimi giorni. Tra le prime di quante sono in trepida attesa, di sicuro non poche. Per la chiesa italiana è un momento di fermento generale e per quella toscana forse ancora di più. Il primo punto fermo è quello della nomina di Stefano Manetti a Fiesole: e ci riguarda, essendo anche Vescovo di una parte del Valdarno.

Il suo ingresso ufficiale nella diocesi che si affaccia su Firenze è stato fissato per mercoledì 6 luglio: una data che conferma l’attenzione alle scadenze, perché quel giorno è San Romolo, il patrono di Fiesole.

E noi? La notizia potrebbe arrivare già dai primi di luglio, una volta superato il weekend della Fiera, o più probabilmente entro la metà. Una data che incide su quella del futuro ingresso ufficiale: nel giro di 45 giorni se il prescelto è già Vescovo o di due mesi se è di prima elezioni. Una volata verso settembre. Complicatissimo resta muoversi nella selva di candidature che ancora tengono banco. Anche perché sono spesso le stesse che accomunano anche Firenze e Perugia, le altre piazze in cerca d’autore.

Davanti agli altri restano i soliti tre. Don Ivan Maffeis, ex sottosegretario della Cei, espertissimo di comunicazione e parroco a Rovereto, uno dei nomi più ambiti da tante diocesi. Ma più o meno sulla stessa linea si posizionano Gabriele Bandini, ex rettore del seminario di Fiesole, sangiovannese di origine e vicinissimo al mondo giovanile, e lo stesso Vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca, dato sulla rampa di lancio addirittura anche come successore di Betori a Firenze. E non dimentichiamo don Marco Salvi, anghiarese doc e vescovo ausiliare di Perugia, attualmente reggente dopo le dimissioni di Bassetti.

Una nomina ad Arezzo accelerata forse non lo aiuterebbe, rivestendo ora un ruolo nevralgico nella città dei cugini. Ma in giro le variabili sono tante: compresa quella che Montepulciano non venga agganciata a Siena, come ormai tutti prevedevano, ma mantenga una sua autonomia, quindi possibile destinazione di un altro Vescovo.

Un’altra ipotesi che via via si fa strada è quella di Nazareno Marconi, Vescovo a Macerata ormai da 8 anni ma anche originario di Città di Castello, nella cui cattedrale era stato ordinato nel 2014. Da chi? Facile, da Gualtiero Bassetti, in un girotondo di nomi che suonano tutti familiari anche se uno solo alla fine sarà quello designato per la nostra. Il conto alla rovescia è partito, il mistero ha le ore contate.