REDAZIONE AREZZO

Nuovo scalo merci, il sindaco medita il ricorso dopo la bocciatura del progetto

Intanto chiederà l'accesso agli atti sulle risorse negate alla grande biblioteca. E chiarisce: "Contrario ai terzi mandati nei comuni grandi, comunque non mi ricandiderò"

Il sindaco Ghinelli

Arezzo, 21 aprile 2022 - Quella library non s’ha da fare? No, è tornato dall’America deciso comunque a portarla fino in fondo. Anche se per ora non c’è una lira. Alessandro Ghinelli non volta le spalle a quello che considera il progetto centrale del suo secondo mandato: una grande biblioteca ma soprattutto la trasformazione dello scalo merci intorno. Corredata di aree verdi, luoghi di incontro e parcheggio. Sembrava potesse essere realizzata grazie ai contributi del Pnrrr ma la candidatura mediata dalla Regione è andata buca.

Un progetto bocciato: perché non solo non è tra i primi dieci che saranno finanziati ma è oltre il quarantesimo posto. Lì dove faticherebbero ad arrivare i «soccorsi» anche nel caso in cui parte di quelli davanti dovessero saltare. «Non riesco a capire – risponde a Radio Fly e poi ci conferma – come possa essere così indietro: ho verificato di persona, è un buon progetto, in linea con quanto era chiesto».

Non arriva o non del tutto alle conclusioni della vicesindaco Lucia Tanti, il sospetto che ad essere premiate siano solo le giunte di centrosinistra. «Ma come diceva Andreotti a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca». Però medita il ricorso al Tar. «Di certo chiederemo l’accesso agli atti per capire quali siano state le valutazioni: e su quella base ci muoveremo per decidere».

Fino all’appello al giudice amministrativo per avere ragione. «In ogni caso credo che in queste classifiche qualcosa non funzioni: come si fanno a mettere in bilancia progetti totalmente diversi?». Per spiegarsi torna al famoso maxi-finanziamento all’ex paese delle miniere in Valdarno. «Noi avevamo il bacino da Ponte Buriano a Rondine: ipotesi lontanissime tra loro, qual è il criterio che le accomuna per decidere vincitori e vinti?».

Eppure il suo assessore Sacchetti dopo la bocciatura della library aveva parlato del bisogno di correggere il tiro in questi bandi, «lavorando ad una definizione dei progetti su un livello superiore». «Possiamo sempre fare meglio, ma se un bando non chiede il progetto definitivo non puoi muoverti nella direzione opposta». Intanto interviene sulla questione terzo mandato.

«Sono favorevole solo per i comuni sotto ventimila abitanti, non per quelli grandi. E in ogni caso, se anche la scelta fosse diversa, non ho alcuna intenzione di candidarmi di nuovo». Nei giorni scorsi l’ex vicesindaco Gamurrini davanti alla sola ipotesi di scuola di un terzo mandato Ghinelli era intervenuto a gamba tesa su Facebook. «Se mai dovesse succedere una assurdità di questo tipo potrei veramente decidere di candidarmi». Ma è un «duello» che non vedremo mai.