MONTEVARCHI
Cronaca

Nonna-sprint sfida falso carabiniere. E il truffatore stavolta si arrende

Ottantenne era al corrente dei numerosi raggiri via telefono e da Levane è riuscita a smascherare l’autore

Nonna-sprint sfida falso carabiniere. E il truffatore stavolta si arrende

Nonna-sprint sfida falso carabiniere. E il truffatore stavolta si arrende

di Francesco Tozzi

Anziani ancora nel mirino dei malintenzionati, ma stavolta è la vittima a sventare la truffa. La protagonista è una signora ultraottantenne residente a , che in una giornata come tante altre ha ricevuto una chiamata da chi si fingeva un carabiniere. Il copione è sempre lo stesso. Dall’altra parte della cornetta il malvivente di turno dice di essere un uomo dell’Arma e tenta il raggiro, raccontando che un parente della vittima avrebbe avuto un incidente e per pagare le pratiche dell’avvocato sarebbe necessario sborsare una certa somma di denaro. Ma la donna in questione non si è fidata della telefonata sospetta, perché proprio di recente aveva visto un servizio al telegiornale che spiegava come difendersi da questi tentativi di truffa. Così ha deciso di sfidare il falso carabiniere, rispondendo che il figlio, nel caso specifico, era in casa accanto a lei e non si trovava in caserma.

Non era vero, ma ciò è bastato per far riagganciare colui che si trovava dall’altra parte del telefono. Una mossa astuta quella della signora montevarchina, che non è caduta in trappola. In altri casi invece c’è chi riesce ad approfittare dei soggetti più fragili. È quanto accaduto lo scorso dicembre a Levane, quando un’anziana venne convinta dal falso carabiniere a recuperare tutti i soldi che aveva in casa, compresi i gioielli, per consegnarli a delle persone che li avrebbero portati all’avvocato del figlio, in modo da evitarne l’arresto. La vittima, sconvolta e impaurita, aveva preso tutti i risparmi che teneva in casa, per un totale di 4.300 euro, e li aveva consegnati a un gruppo di giovani sotto casa, seguendo le indicazioni del truffatore. È stata la vicina di casa ad allarmarsi dopo aver ascoltato la storia.

I "veri" carabinieri, chiamati all’intervento, sono poi riusciti ad intercettare la banda e a recuperare l’intera somma sottratta all’anziana donna. I tentativi d’imbroglio con queste modalità si verificano frequentemente e i carabinieri raccomandano, come prima cosa, di diffidare da chi chiama al telefono qualificandosi come appartenente alle forze dell’ordine e chiedendo del denaro. In questo caso i cittadini devono chiudere la conversazione e chiamare il 112.

Gli autori delle truffe, oltretutto, cercano di tenere il più possibile la vittima al telefono, impedendogli un confronto diretto con i parenti e mettendogli fretta per convincerla a consegnare quanto richiesto. Tutte le forze di polizia, inoltre, operano in coppia, indossano la divisa e si spostano con le vetture di servizio. Sul territorio valdarnese vengono svolte anche iniziative di sensibilizzazione da parte delle autorità, che periodicamente incontrano la popolazione per mettere in guardia da queste frodi.