Muore schiacciato dal trattore: un amico lo libera, lo porta in ospedale e va via

Con un altro mezzo solleva la macchina agricola dal corpo del quarantaquattrenne. La vittima si chiamava Mauro Bartolini, era di Poppi

Un trattore ribaltato (foto di repertorio Cardini)

Un trattore ribaltato (foto di repertorio Cardini)

Arezzo, 26 maggio 2018 - Muore schiacciato dal trattore prestato dall’amico che dopo aver assistito impotente alla scena, lo ha trasportato con la sua jeep al pronto soccorso senza rendersi conto che era già privo di vita, per poi scappare sotto choc. E’ morto così Mauro Bartolini, 44 anni di Lierna, frazione del comune di Poppi, che nella vita faceva il falegname e amava la campagna. Era il tardo pomeriggio di ieri quandol’uomo, che aiutava la moglie titolare di un’attività agricola, ha chiesto in prestito il trattore al vicino di casa, amico di sempre.

Per muoversi tra le vigne nei campi della moglie e dare il ramato, era infatti necessario un mezzo più piccolo del suo, così come già accaduto altre volte, Mauro ha pensato di chiedere in prestito il trattore all’amico, senza preoccuparsi del fatto che però era privo delle adeguate protezioni. Qualcosa all’improvviso è andato storto: forse una distrazione, o forse la troppa pendenza del terreno ha fatto ribaltare il mezzo, senza lasciare scampo al 44enne che probabilmente è morto sul colpo.

Dopo aver assistito alla scena, il vicino di casa è salito su un altro mezzo poco distante ed ha sollevato il trattore liberando l’uomo e trasportandolo con la propria jeep al pronto soccorso. Durante il tragitto verso l’ospedale di Bibbiena, ha chiamato il 118 avvisando che stava arrivando un uomo in gravi condizioni.

Una volta in ospedale però, probabilmente preso dal panico, ha scaricato l’amico Mauro già privo di vita ed è andato via. Alcuni testimoni sono tuttavia riusciti a riconoscerlo e poco dopo l’uomo è stato raggiunto dai carabinieri ai quali ha raccontato di essere sconvolto dall’accaduto e poco lucido giustificando così il suo comportamento. Al momento non risulta indagato per nessun tipo di responsabilità anche se l’autopsia disposta dal magistrato dovrà accertare se le ferite e i traumi presenti nel corpo della vittima corrispondono esattamente al racconto e se Mauro è morto sul colpo come ipotizzato in un primo momento.

Anche il Pills si sta occupando del caso per capire con esattezza se l’uomo risulta essere un dipendente dell’azienda agricola della moglie o con quale titolo stava lavorando nei campi a bordo del trattore, poi sequestrato. I carabinieri stanno interrogando anche un testimone, di origini senegalesi, che sembra aver assistito alla scena.

Sarà l’autopsia di oggi a dare una risposta certa sulla dinamica, intanto nella piccola frazione di Lierna sono tutti increduli e sconvolti dall’accaduro: Mauro era conosciuto, faceva il falegname da una vita ed era amico di tutti. Non si da pace l’amico e vicino di casa, sopraffatto dai sensi di colpa per avergli prestato quel mezzo, privo di protezioni e diventato una trappola mortale.