"Mio padre per una partita non interrogò un tifoso" Storie di calcio nel racconto di un appassionato

Alberto Marioni e gli stadi "La pagina da cancellare l’Heysel, una nobile la stretta dei compagni a Eriksen"

"Mio padre per una partita non interrogò un tifoso"  Storie di calcio nel racconto di un appassionato

"Mio padre per una partita non interrogò un tifoso" Storie di calcio nel racconto di un appassionato

Abbiamo incontrato Alberto Marioni, grande appassionato di calcio: da tifoso frequenta gli stadi e ci ha fornito un punto di vista interessante, da fratello maggiore.

Puoi raccontare un episodio che ti è rimasto in mente,legato alla rivalità calcistica?

"Ce ne sono tanti… Dirò questo, questo è bellissimo! Il mio babbo era professore, e a volte veniva preso in giro anche dagli alunni perché in Casentino non tifiamo tutti la stessa squadra. Un giorno un ragazzo, che rischiava la bocciatura gli disse: “Professore se la tua squadra vince contro la mia, non mi interroghi” l’Inter vinse e il mio babbo non lo interrogò! Ma lo interrogò due settimane dopo!!

Quale episodio del tifo mondiale vorresti non fosse mai accaduto? E quello positivo?

Quello,che non vorrei fosse mai accaduto è la ”Strage dell’Heysel” dove morirono 39 tifosi della Juve. Nel 2007 a Badia Al Pino, un poliziotto sparò ad un tifoso della Lazio, che morì. Beh, di calcio si vive e non si muore!

Un episodio edificante è recente, durante l’ Europeo vinto dall’Italia, nel 2021:un calciatore ha avuto un attacco di cuore, e tutti i compagni si sono messi in cerchio così le telecamere non potevano riprendere quel momento. Per fortuna i soccorsi gli hanno salvato la vita.