Mihajlovic, al Fair Play l’ultimo inno alla vita

L’allenatore del Bologna nel 2021 tra i protagonisti dell’evento a Castiglion Fiorentino. Parlò della sua battaglia: "Conta solo la salute"

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di Simona Santi Laurini

"La salute è tutto, sembra una cosa dovuta e pensi che a te non succederà mai nulla di male. Poi quando ti succede, capisci che nella vita conta solo la salute, il resto va in secondo piano. Purtroppo lo capisci quando ti ammali ed è troppo tardi. Allora sei hai la fortuna di guarire, capisci il vero valore della vita". Parlava così Sinisa Mihajlovic ai microfoni dei cronisti aretini, una volta sceso dal palco nel Loggiato Vasariano, a Castiglion Fiorentino. L’occasione era il Premio Internazionale Fair Play Menarini.

Parole difficili da pronunciare e pure da ascoltare, ma che in quel momento giravano con una connotazione di speranza e che invece, adesso, risuonano come un triste presagio. Nel 2021 l’allenatore del Bologna è stato premiato per la categoria "Sport e salute", proprio per la coraggiosa e fiera battaglia che ha portato avanti cercando di combattere e contrastare la subdola patologia, quella stessa che se l’è portato via, gettando nello sconforto lafamiglia, i suoi colleghi del mondo del calcio e tutti coloro che hanno ammirato la maestria delle sue memorabili punizioni.

"Quando ti capitano queste cose, cerchi di trarre la forza dalle persone che ti vogliono bene, dalla famiglia, ma anche da persone che nemmeno conosci. La gente è sempre carina con me. Nei momenti più difficili, per me la cosa fondamentale è l’amore della gente, amore che non mi aspettavo" disse ancora Mihajlovic con il suo sorriso delicato e quel basco apparentemente sbarazzino, tra i flash dei fotografi e gli scatti di mille telefonini accesi sulla piazza del Municipio.

Tra l’altro, proprio a Castiglion Fiorentino e proprio in quell’edizione del Premio Fair Play Menarini, fece il suo debutto la Nazionale degli Infermieri della Fnopi, mista, allenata proprio da Sinisa Mihajlovic e nata a scopo benefico.

"Io, nel mio piccolo, non mi dimentico degli infermieri. Questo è il mio ringraziamento per quello che hanno fatto per me e per quello che hanno fatto in generale. Con la pandemia hanno rischiato la vita, tanti sono morti. Ma nonostante tutto, non si sono mai risparmiati". Così così Sinisa raccontò il nuovo incarico sottolineando la grande riconoscenza per chi gli è stato vicino nel tempo ricovero al Sant’Orsola di Bologna, nel 2019. Non solo, in quella occasione il campione evidenziò anche il ruolo degli infermieri durante il Covid, valorizzando la grande professionalità e la loro umanità.

Il debutto della formazione simbolicamente guidata da Sinisa è stato il 30 agosto 2021 allo stadio castiglionese "Emanuele Faralli" con la partita di beneficenza "Match For Life", insieme alla Selezione Meoni, guidata dall’attuale commissario tecnico della nazionale di ciclismo su strada Daniele Bennati. L’obiettivo, ancora una volta, era finalizzato a chi ha bisogno. In particolare l’evento servì a sostenere i progetti umanitari della Fondazione Fabrizio Meoni Onlus in Senegal.

Nel giorno del dolore e dei ricordi, anche gli organizzatori del Premio Fair Play Menarini hanno avuto un pensiero per il grande campione serbo, scegliendo di utilizzare queste parole per l’ultimo saluto: "Ciao Sinisa! Sei stato un grande campione, un esempio di tenacia, un guerriero dentro e fuori dal campo. Le tue parole da ambasciatore del fair play rimarranno impresse in tutti noi".